Trieste, lo sdegno di Bonino per la caduta di stile di Savino

TRIESTE. Sembrava essersi placata. E invece oggi, giovedì 7 dicembre, l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino ha riacceso la polemica sulla dichiarazione che la parlamentare di Forza Italia, Sanda Savino, ha rivolto lunedì alla presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani. («Una donna senza figli difficilmente può capire quali sono le necessità delle famiglie», le parole di Savino).
E oggi Bonino - che si è sempre battuta per la libera scelta della maternità, in particolar modo con la legge 194 - affida a un tweet il suo commento: "Sono sdegnata per le parole di Sandra Savino nei confronti delle politiche senza figli. Le donne hanno la capacità di essere raramente mediocri. Ma quando ci si mettono, riescono a essere fortemente bizzarre".
Con il tweet, l'ex ministro rimanda alla sua intervista, pubblicata su Vanity Fair, nella quale batte il pugno e dice "Basta a considerare chi non ha figli una donna incompleta". Secondo Bonino, in sostanza, le parole di Savino hanno tuonato come frutto del solito stereotipo per cui "Se non hai figli, non sei una donna completa”.
Insomma, finito alla ribalta delle cronache nazionali, il caso politico delle "donne contro le donne", è tutt'altro che chiuso.
Sandra Savino aveva usato le parole "taglienti" per commentare la proposta di Debora Serracchiani sull’introduzione in Friuli Venezia Giulia di un aiuto economico alle famiglie per ciascun figlio fino ai diciotto anni.
E in poche ore la notizia era rimbalzata sui social e sui quotidiani nazionali, ottenendo presto una serie di reazioni, per lo più tutte d'appoggio alla governatrice dem.
Ma il giorno dopo Savino aveva difeso la sua posizione: «Ho detto parole forti per denunciare la totale mancanza di attenzione della giunta Serracchiani sui problemi delle donne con figli, ma i veri sessisti sono nel Partito democratico".
Fra le righe, nella sua intervista al Piccolo, la parlamentare azzurra aveva anche accennato a una battutaccia che Serracchiani le aveva rivolto nel 2013 per rimarcare pubblicamente che non è laureata.
Riproduzione riservata © Il Piccolo