Trieste, la scrittura delle donne scopre l’Altro VIDEO

TRIESTE Che cosa chiedono, cosa raccontano e di cosa scrivono le donne? Uno spazio aperto alle voci femminili. Ieri, Giornata internazionale della donna, si è svolta nella sala del Consiglio comunale la premiazione della tredicesima edizione del Concorso internazionale di scrittura femminile “Città di Trieste”, promosso dalla Consulta femminile con il sostegno di Provincia e Comune e in collaborazione con Rai Fvg, Giuliani nel Mondo, Il Piccolo, associazione contro il dolore G. Mocavero, Pen club e Ars. Erano presenti anche il sindaco Roberto Cosolini e la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat.
Tema di quest’anno “Storie di donne nelle diverse culture”. Circa 50 gli scritti inviati da donne triestine o straniere che vivono in regione ma anche all’estero. «Forse per la prima volta da quando c’è questo concorso - ha commentato la presidente della giuria Cristina Benussi - ho notato la capacità di porsi dal punto di vista dell’Altro. Dunque la novità divertente è stata proprio questa volontà di autocritica positiva e propositiva delle donne per capire dove abbiamo sbagliato nella costruzione del gap tra uomini e donne. Pensare come un Altro è quello che di positivo ci contraddistingue».
Non a caso la vincitrice del primo premio di 500 euro offerto dalla Consulta è Luisella Pacco con il racconto “Che più azzurro non si può”. La motivazione: «Grazie alla capacità propria della scrittura letteraria di entrare nella prospettiva dell’altro, l’autrice è riuscita ad appropriarsi del punto di vista del pensiero maschile per evidenziarne i meccanismi logici. Attraverso un monologo che a momenti si fa dialogo si squadreranno gli stereotipi e le strategie di potere che hanno caratterizzato da sempre i rapporti di coppia». Va a Nicoletta Fornasaro de Manzini il secondo premio da 250 euro offerto dalla Provincia per il suo racconto “Lo spazio in mezzo”. Il premio Rai che consiste nella trasposizione radiofonica del racconto va a Rita Siligato per “L’acqua sopra i ponti” mentre il premio de Il Piccolo, con la pubblicazione qui sotto, viene assegnato a Silvia Seracini per la “La musica del satellite”. Si aggiudica il premio della commissione Pari opportunità della Provincia Marijana Dukic con “Frau Einstein, l’amore è sempre relativo”, mentre i Giuliani nel Mondo scelgono Elena Blancato con “Malika”. Toccante il premio a Irene Giurovich dall’Associazione contro il dolore Giuseppe Mocavero per “Si fa presto a dire... Vita” correlato al suo libro uscito a febbraio e intitolato “A muso duro. Mille sogni da raccontare”, uno squarcio sulla vita dell’autrice e del suo compagno Adriano Ioan stroncato da un tumore cerebrale.
La più applaudita è stata però una piccola donna: Alida Shahrazad Igbaria, 9 anni, giovanissima violinista della Glasbena Matica che si è esibita durante la premiazione con il suo straordinario talento.
Il vicesindaco Fabiana Martini ha sottolineato l’importanza di un Concorso che «aiuta le istituzioni a fotografare la situazione, ci aiuta cioè a capire come sono, cosa provano e quali sono le difficoltà delle donne oggi e questo è fondamentale per poter mettere in campo delle azioni mirate per risolvere i problemi e andare incontro alle esigenze».
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