Trieste, “Immaginario” mobile in Pescheria
“Wunderscience a Trieste”. Il nome c’è già, il progetto esecutivo attende invece la convenzione con il Comune di Trieste che deve essere ancora formalizzata. «C’è l’idea di rievocare la Wunderkammer tedesca, la camera delle meraviglie, dove i collezionisti a partire dal 1500 erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari - spiega Fabio Carniello, direttore dell’Immaginario scientifico -. Un gioco parole e rimandi con il Salone degli incanti anche se gli incanti erano riferiti alle aste del pesce (come è scontato che fosse in una vecchia Pescheria, ndr)». Il trasloco da Grignano dell’Immaginario scientifico nell’ex Pescheria dovrà avvenire entro novembre 2014. Non c’è ancora un progetto espositivo definito, ma ci sono parecchie idee e alcuni punti fermi. «Wunderscience è il nome del progetto che noi abbiamo presentato al ministero - spiega Carniello -, Pensiamo a un museo interattivo, uno spazio aperto, un’agorà. Una volta si scambiavano i pesci, ora ci si scambiano le idee, i saperi, le conoscenze». Quello che è certo è che la “Wunderscience” dell’Immaginario scientifico non occuperà tutta l’ex Pescheria. «Lo spazio ad uso esclusivo dell’Is sarà di 450 metri quadrati sui 1800 totali - aggiunge il direttore dell’Is -. Il resto resterà a disposizione delle città. Ci saranno poi degli spazi utilizzati a scopi didattici solo il mattino e che saranno liberati il pomeriggio. Uno spazio aperto, popolare, libero, con un internet cafè e il wifi a disposizione. Ci saranno poi almeno 350 metri quadrati potranno essere destinati a mostre d’arte o di fotografia». La presenza dell’Immaginario scientifico, insomma, non precluderà il ruolo di spazio espositivo al Salone degli Incanti. L’auditorium esistente, rimasto praticamente inutilizzato in questi anni, potrà diventare un luogo ideale per programmare conferenze, dibattiti, presentazioni di libri e concerti. Così come l’enorme terrazza con vista sul mare e sul Magazzino Vini (dove nel 2014 aprirà uno spazio di Eataly). Mai usata. O quasi. «L’ex Pescheria è uno spazio sottratto alla città. Noi vogliamo restituirlo» continua Carniello. «L’obiettivo è realizzare quattro aree ad accesso indipendente fra loro: il museo con le attività didattiche e di laboratorio, uno spazio libero, due spazi diversi per iniziative temporanee». Nulla di fisso. «Si tratterà di strutture mobili. Solo appoggiate. Temporanee. Reversibili. Ad alta variabilità. In nessun caso verrà intaccata la struttura dell’ex Pescheria che rimarrà integra. Non verranno toccate le pareti e neppure le colonne. Sarà preservato tutto il sistema impiantistico (riscaldamento e condizionamento)» aggiunge Carniello. Nulla verrà sfrattato dal Salone degli incanti riadattato a “Wunderscience”. Iniziative come quella Its, la rassegna internazionale di moda, continueranno a svolgersi nell’ex Pescheria. «Il nostro obiettivo in fase esecutiva - conclude Carniello - è quello di rendere possibile lo smontaggio e il rimontaggio delle strutture in 17 giorni. Sarà un vincolo per la progettazione. La Pescheria potrà essere svuotata per iniziative come Its. Una flessibilità che è anche una sfida per uno spazio multiuso e multimediale».
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