Trieste, il trenino “ripudiato” torna in Porto vecchio durante la Barcolana
Cacciato dalla porta, il trenino del Porto vecchio battezzato Tramvay Tpv rientra dalla finestra. Sarà attivato per una dozzina di giorni a cavallo della Barcolana, per l’esattezza dal 29 settembre all’11 ottobre.
L’operazione è condotta dall’Autorità portuale in accordo con Trieste Trasporti. Il Comune, che con la nuova amministrazione lo aveva ripudiato, rientra parzialmente in scena soltanto come azionista di maggioranza della stessa Trieste Trasporti. La novità questa volta sta nel fatto che per salirvi bisognerà pagare un bilgietto del costo, in realtà poco più che simbolico, di un euro. «Il biglietto - fanno sapere gli organizzatori - sarà di speciale fattura per poter così essere conservato come ricordo». Il percorso è lungo un chilometro e 600 metri, tra il Molo Quarto e la Centrale idrodinamica, dov’è allestita la Mostra sulle navi del Lloyd che lì rimarrà ancora per qualche settimana prima di essere trasferita, come ha annunciato il Comune, al vicino Magazzino 26 per costituire il primo nucleo del futuro Museo della città.
Esistono già anche i binari per prolungare il trenino fino alle società sportive di Barcola e farne così un mezzo di trasporto fino al più popolare tratto di costa triestina per i bagni estivi. Si tratterebbe soltanto di togliere le erbacce e di effettuare un attraversamento della bretella stradale. Gli intendimenti del Comune però non vanno in questa direzione.
Il trenino il venerdì, il sabato e la domenica della Barcolana, cioé il 7, 8 e 9 ottobre, funzionerà per tutto il giorno senza soluzione di continuità con la possibilità di attrarre anche centinaia di turisti. Durante la Barcolana 2015 ha trasportato più di 20mila persone e successivamente sono saliti a bordo perfino turisti giapponesi. Nelle altre giornate invece - e cioé tra giovedì 29 settembre e giovedì 6 ottobre e poi ancora lunedì 10 e martedì 12 ottobre - partirà ogni mezz’ora durante l’apertura della mostra e della stessa Centrale idrodinamica e cioè tra le 11 del mattino e le 8 di sera. A bordo vi saranno anche le Guide turistiche che forniranno ai passeggeri brevi accenni sulla storia del porto di Trieste.
Tramvay Tpv è composto da due carrozze del tipo “Schlieren” (costruite in Svizzera) entrate in servizio attorno al 1960 sui convogli regionali austriaci. Sono quelle di prima classe, con il piano ribassato e quindi di accessibilità estremamente facile. Ognuna può portare cinquanta passeggeri. Fino agli anni Novanta sono state utilizzate da un operatore austriaco privato per svolgere un servizio di tipo turistico e più volte avevano fatto parte di treni speciali che erano arrivati anche a Trieste.
I due locomotori diesel sono stati costruiti dalla Antonio Baldoni di Lecco tra gli anni Cinquanta e Sessanta e vengono posti uno in testa e uno coda. Sono la testimonianza della fase più recente dell’industria del mare a Trieste: uno è stato utilizzato prima dall’Ente porto e poi dall’Authority e da Adriafer; l’altro, prima di passare al Museo ferroviario, era in uso alla Fabbrica macchine Sant’Andrea (oggi Wartsila). E frattanto continua con grande successo la raccolta di firme per il ripristino del trenino, perlomeno in particolari periodi dell’anno, che si avvia a toccare quota quattromila. Si può firmare online su www.change.org oppure su carta al Museo ferroviario o all’agenzia Mittelnet di via San Giorgio 7/a. «Le firme raccolte - ha commentato il presidente di Ferstoria Leandro Steffé - dimostrano come questo tipo di trasporto turistico e storico sia particolarmente apprezzato dalla cittadinanza».
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