Trieste, il rebus del mercato in Porto vecchio

Il commissario D’Agostino: «Parametri sanitari da rispettare. C’è lo spazio per i pescherecci ma per gli immobili è diverso»
Il Mercato ittico nell'area ex Gaslini
Il Mercato ittico nell'area ex Gaslini

TRIESTE Il trasferimento del Mercato ittico nel Molo zero del Porto vecchio, annunciato da Roberto Dipiazza, è un capitolo tutto da scrivere. «Lo faccio in quattrocento giorni», aveva dichiarato il sindaco l’altro giorno. Non sarà una passeggiata: servono autorizzazioni e progetti, innanzitutto, lascia intendere il Commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino, che conferma comunque la «comunione d’intenti» con la giunta municipale.

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«I presupposti ci sono perché anche lo studio di Ernst & Young indica un fish market nel sito, ma bisogna ragionarci bene su», avverte. «Dobbiamo capire qual è il progetto a cui fare affidamento per la concessione e, in ogni caso, ci saranno dei parametri sanitari da rispettare. Non è banale. Per quanto riguarda la location a mare - precisa D’Agostino - è sfruttabile perché c’è lo spazio per i pescherecci. Per gli immobili, invece, è necessario un ragionamento diverso».

Ma Dipiazza non perde tempo e si è già recato in Porto vecchio per un sopralluogo. «Sono andato a vedere direttamente la struttura che ospiterà il Mercato ittico di Trieste - afferma il sindaco - una sede ottimale per gli operatori, che rappresenterà il primo concreto investimento produttivo in quest’area strategica».

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Nel frattempo i lavori di manutenzione al mercato dell’ex Gaslini, chiuso dall’Azienda sanitaria dopo il blitz dei Nas, continuano. L’assessore al Commercio Lorenzo Giorgi conta di concludere gli interventi la prossima settimana. «Confermo - dice - tutto sta andando per il verso giusto e non ho motivi per dubitare».

Rassicurazioni che l’assessore ha dato anche durante la riunione di ieri pomeriggio con un gruppo di operatori del settore. «Ho spiegato qual è lo stato dell’arte - chiarisce Giorgi - e l’impegno assoluto di questa amministrazione a riaprire al più presto». Nel faccia a faccia è emerso anche il trasferimento dell’attività in Molo zero. «C’è la disponibilità dell’Autorità portuale - rimarca l’esponente della giunta - e Dipiazza è già andato sul posto».

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Il mercato, se tutto filerà liscio, sorgerà in un magazzino di fronte alla Centrale idrodinamica. «L’area è già attrezzata per gli allacciamenti - riprende Giorgi - sarebbe perfetta. La prossima settimana, non appena i lavori in Scalo Legnami saranno conclusi - fisseremo un incontro con l’Autorità portuale. Ci confermeranno la disponibilità del punto sbarco e, in secondo luogo, lo stabilimento in cui trasferire tutto».

Lo stop del Mercato ittico è ancora foriero di polemiche. Everest Bertoli di Forza Italia intende proporre al Consiglio comunale una commissione d’inchiesta ad hoc «sulle palesi e gravissime responsabilità della precedente amministrazione guidata da Cosolini che ha ignorato le lettere dall’Azienda sanitaria e le esortazioni dell’aula. Chi ha sbagliato - insiste Bertoli - paghi».

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