Trieste, il mercato di frutta e pesce a Valmaura
TRIESTE Prende corpo la possibilità di trasferimento del Mercato ortofrutticolo di Campo Marzio e del Mercato ittico (per quanto riguarda la parte a terra) in un’unica nuova struttura. Sono infatti scaduti i termini dell’indagine esplorativa avviata dal Comune di Trieste al fine di acquisire manifestazioni di interesse per l’acquisto di un complesso immobiliare dove poter realizzare quello che viene definito il nuovo Polo agro-alimentare all’ingrosso.
L’amministrazione ha reso noto che è giunta un’unica manifestazione di interesse. Non c’è motivo da gioire evidentemente dato che non vi sarà molto da comparare, ma potrebbe comunque trattarsi dell’offerta “giusta”. Le illazioni portano in direzione delle Cooperative operaie, dato che l’amministrazione giudiziaria che gestisce il fallimento sembrava favorevolmente orientata alla cessione di una struttura, e quella che è parsa meglio rispondere ai requisiti necessari è risultata essere l’ex Ingross di via dei Macelli.
L’edificio, da lungo tempo inutilizzato, è collocato in posizione strategica e dotato di cubatura sufficiente, con interni recuperabili e modificabili con tempi e spese sufficientemente ridotti. Sopralluoghi e valutazioni sono già stati fatti dai tecnici del Comune anche qui, così come del resto anche nell’ex Centro direzionale di via Caboto delle Coop (subito considerato però meno appetibile per una serie di questioni non ultima la distanza troppo ridotta dal termovalorizzatore), oltre che in qualche sito ulteriore.
La busta verrà comunque aperta appena nei prossimi giorni e sarà fatta una valutazione di conformità ai requisiti e alle prerogative richieste. Poi, se questi risulteranno a posto, il proponente verrà invitato a formalizzare la proposta economica. Il Comune potrebbe soddisfare alle necessità finanziarie grazie all’alienazione dei terreni di Campo Marzio, l’area dove sorge l’attuale Mercato ortofrutticolo all’ingrosso che dovrà essere “rivitalizzata”.
Già a inizio estate la giunta comunale aveva deciso di abbandonare definitivamente l’area precedentemente identificata di via Brigata Casale e di compiere entro l’anno la nuova scelta: tempi che dovrebbero a questo punto venir rispettati. Il 25 giugno su proposta del sindaco Roberto Cosolini e degli assessori allo Sviluppo economico Edi Kraus e al Demanio Andrea Dapretto era stata approvata la delibera che prevede l’unificazione dei mercati abbandonando le attuali sedi di Campo Marzio e dell’ex Gaslini.
Nella stessa delibera si faceva cenno al fatto «l’amministrazione giudiziaria delle Cooperative operaie ha proposto alcuni immobili di cui uno potrebbe essere preso in considerazione».
«È indipensabile - aveva spiegato l’assessore Kraus - trovare una soluzione sostenibile che non implichi nuove edificazioni. Da tempo abbiamo raccolto la disponibilità degli operatori dei due mercati a trasferirsi in siti più adeguati e funzionali». «Entro l’anno - aveva annunciato il sindaco - potremo fare la scelta definitiva del nuovo sito».
Con un’ulteriore delibera a metà agosto, il Comune aveva fissato alcuni requisiti per la nuova struttura, a cominciare dall’accessibilità diretta dalla Grande viabilità con mezzi pesanti, per proseguire con la minore interferenza possibile con strade locali e insediamenti residenziali. Le dimensioni dell’area dovranno essere almeno pari a 9.500 metri quadrati, dei quali 4.500 di superficie coperta e 5.000 destinati a piazzali.
Oltre ad assicurare le funzioni proprie dei mercati, il sito dovrà poi essere privo di aree inquinate e nel complesso immobiliare non ci dovrà essere amianto. Serviranno inoltre spazi adeguati per la manovra e la sosta di autoarticolati e autosnodati. Fra gli ulteriori requisiti anche la possibilità che dal fabbricato si possano ricavare due volumi separati o l’esistenza di più fabbricati contingui.
Serviranno poi aree scoperte dove poter ricavare due piazzali distinti, con accessi indipendenti, e zone per lo stoccaggio dei rifiuti prodotti dalle attività dei mercati. E ovviamente saranno necessari spazi adeguati per le varie funzioni strumentali ai mercati stessi: magazzini, depositi, spogliatoi, vani tecnici.
Oggi entrambi i mercati esistenti hanno gravi problemi legati alla manutenzione, quello Ortofrutticolo occupa spazi ormai sovradimensionati, mentre l’area di Campo Marzio è considerata di pregio, destinata nel Piano regolatore a usi turistici, amministrativi, commerciali e residenziali.
L’unificazione dei due mercati permetterà inoltre al Comune di tagliare i costi di gestione, in termini di affitto (per quello ittico viene versata il canone di concessione all’Autorità portuale), personale e manutenzione. Si punta poi a creare un polo commerciale destinato a servire un’area più vasta di quella del territorio triestino.
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