Trieste, è caccia al marinaio egiziano scomparso

Polmare e Digos stanno visionando i filmati della zona dell’Adriaterminal. Aquisite le impronte digitali

I filmati delle telecamere del Porto e le impronte digitali del marinaio “fantasma”. Passano attraverso questi due elementi le ricerche di Amag Alì Ahmed, 25 anni, il marittimo egiziano misteriosamente sparito da due giorni durante lo scalo a Trieste della Babel 3, un cargo battente bandiera della Repubblica di Palau.

Gli investigatori della Digos e della Polizia marittima stanno visionando le immagini della zona dell’Adriaterminal dove la nave era ormeggiata per capire dopo lo sbarco dove si è diretto il marittimo. L’uomo, come è emerso fin da subito, è senza documenti. Il passaporto e il libretto di navigazione sono stati infatti consegnati dal comandante della nave direttamente agli investigatori. Ma gli agenti hanno anche acquisito le impronte digitali che sono state trasmesse alla banca dati. Se l’uomo infatti dovesse incappare nelle prossime ore in un qualsiasi controllo sarebbe facilmente identificato.

L’unica cosa certa è che Amag Alì Ahmed è letteralmente svanito nel nulla. Volatilizzato. Senza passaporto e senza soldi. È sceso dalla nave e se n'è andato. Un mistero che lascia supporre qualsiasi situazione, qualsiasi scenario. Non ultima l'ipotesi di un inquietante collegamento con il terrorismo. Di Amag Alì Ahmed si conosce molto poco. Il suo nome non compare, da quanto appreso, in nessuna “black list”.

Ma ci vuole certamente poco a supporre che il giovane egiziano possa, attraverso il Porto di Trieste, essere entrato illegalmente in Italia. Una fuga? Oppure un viaggio verso qualche cellula secondo un piano già deciso in precedenza? Certo è che l’uomo non è un clandestino qualsiasi. In fin dei conti non avrebbe avuto alcun motivo per andarsene senza documenti e senza effetti personali.

A scoprire la sua assenza dalla nave, il cui equipaggio era composto da sette persone tutte di nazionalità egiziana, è stato il comandante. Si è accorto che il marittimo mancava all’appello poche ore prima della partenza della nave diretta prima a Fiume e poi ad Alessandria d'Egitto. L’ufficiale ha avvisato la Polizia marittima e anche la Capitaneria di Porto. Prima di lasciare gli ormeggi, la nave è rimasta quanche ora in sua attesa, ma senza alcun risultato.(c.b.)

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