Trieste, Dipiazza: "Via le navi dei migranti dal nostro porto"

Rifiuto categorico del sindaco alla proposta del ministro Marco Minniti di dirottare a Trieste, Genova e Livorno le navi con i migranti salvati dalle Ong nel Mediterraneo
Migrants disembark from the Spanish ship 'Rio Segura' in the harbour of Salerno, Italy, 29 June 2017. About 1216 migrants, including children, were rescued while attempting to cross the Mediterranean. ANSA/CIRO FUSCO .
Migrants disembark from the Spanish ship 'Rio Segura' in the harbour of Salerno, Italy, 29 June 2017. About 1216 migrants, including children, were rescued while attempting to cross the Mediterranean. ANSA/CIRO FUSCO .

«E' assurdo far arrivare nel porto di Trieste le navi con i migranti».

Così il sindaco della città giuliana, Roberto Dipiazza, alla proposta del ministro Marco Minniti di dirottare nei porti del Nord d'Italia le navi dei migranti.

Del nuovo scenario sul fronte della gestione degli sbarchi ha parlato ieri il Corriere della Sera in un articolo di Fiorenza Sazanini che riporta, come esito del vertice di Tallin, l'ipotesi avanzata dal ministro Marco Minniti che, peraltro, ha già ottenuto il via libera dei partner europei.

Si tratta di escludere i porti siciliani dalla «rosa» dei siti disponibili per accogliere i migranti in fuga dalla Libia. E di comprendere, come diretta conseguenza, i porti del Nord: oltre a Trieste, anche Livorno e Genova.

Sarebbero questi i siti scelti per far arrivare le navi delle Ong (Organizzazioni non governative) che prendono a bordo i migranti nel Mediterraneo.

Ma il sindaco di Trieste ha subito messo le mani avanti, rifiutando l'ipotesi in maniera categorica.

«A me sembra assurdo prendere i migranti sulle coste libiche e portarli fin quassù via mare - così Dipiazza interpellato sul caso dall'Ansa - non è logico e avrebbe costi assurdi».

«È più logico che i migranti siano sbarcati sulle coste del Sud, nei porti più vicini al punto in cui sono stati presi. L'ipotesi di portarli in nave per centinaia di miglia - aggiunge - mi sembra una cosa campata in aria, dai costi assurdi, e lo dico non solo come sindaco, ma anche come imprenditore».

«Più in generale - conclude il primo cittadino - non sono d'accordo che si prendano i migranti e li si porti in questo Paese senza un lavoro, senza un progetto e senza un futuro almeno immaginato per loro».

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