Trieste, armatori coalizzati per Marina San Giusto

I proprietari degli ormeggi si associano e accantonano una somma per trattare con la dirigenza il salvataggio del porto
La sede e gli ormeggi del Marina San Giusto
La sede e gli ormeggi del Marina San Giusto

TRIESTE Quasi una sorta di “governo ombra” del Marina San Giusto, senza alcuna carica gestionale, ma con quel pacchetto di denari in grado di salvare il prestigioso club nautico dal fallimento. Stanno cercando di metterlo in piedi i proprietari delle imbarcazioni ormeggiate nel marina titolari di Contratti di prestazioni di servizi portuali (Cpsp) che hanno ora come portavoce Alberto Cutroneo, titolare di uno studio di commercialista. «Ci stiamo autoesaminando per contarci e per soppesare la cifra che potremmo mettere assieme e per constatare se siamo in grado di arrivare ai 250mila euro», rivela Cutroneo. È esattamente la cifra che la dirigenza del San Giusto sea center (il presidente è l’architetto Paolo Zelco e l’amministratore delegato il commercialista Gianfranco Nobile) ha chiesto agli assegnatori degli ormeggi. In una lettera a questi indirizzata il San Giusto sea center sottolineava che «i soci si sono resi disponibili a valutare la loro possibilità di effettuare un finanziamento infruttifero di 250mila euro» e dal canto loro ai sottoscrittori di Cpsp è stato richiesto «il versamento di pari importo, un contributo una tantum a titolo di riconoscimento del generato beneficio loro prodotto dall'allungamento della concessione».

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La sede del Marina San Giusto con alcuni degli ormeggi

In prima istanza però i cosiddetti titolari di Cpsp (che sono 105) non hanno aderito all’invito e non intendono raccoglierlo alla lettera nemmeno ora. «Stiamo valutando di costituirci in un organismo giuridicamente riconosciuto - spiega Cutroneo - e verificata una volontà ampia di contribuire alla raccolta di liquidità, quella di depositare la somma in un fondo autonomo. Soltanto dinanzi alla presentazione di un piano industriale che riterremo valido potremmo poi consegnare il denaro, ma se saremo giuridicamente riconosciuti potremo preliminarmente dialogare anche formalmente non solo con la governance del Marina San Giusto, ma anche con gli stessi creditori».

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La sede e gli ormeggi del Marina San Giusto

È infatti trapelato che Unicredit e Mediocredito Fvg di fronte a certe condizioni potrebbero valutare un allungamento della durata del finanziamento. «É proprio quanto in primis vorremo constatare noi direttamente», aggiunge Cutroneo specificando che tutto dovrebbe esser fatto molto celermente. Secondo voci ufficiose i titolari di ormeggio dovrebbero riunirsi nuovamente in assemblea già dopodomani, lunedì, e subito dopo potrebbe partire una lettera alla direzione del Marina San Giusto con l’esposizione dei loro intenti.

Sul bilancio consuntivo 2014 del Marina San Giusto si legge tra i mutui ipotecari bancari: Unicredit 744.985 euro, Mediocredito Fvg 1.401.493, Frie 327.250. Totale 2.473.728 euro. E tra i finanziamenti a medio lungo termine: Banca popolare di Vicenza 120.502 euro, Cassa Risparmio Fvg 114.369, Mediocredito Lr 29/2005 156.230 euro. Totale 391.101 euro. A ciò si aggiungerebbero debiti verso terzi per 276.830 euro.

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