Trasloco ultimato: inizia all’Arsenale la seconda vita del pontone Ursus

Trasferimento dal Molo IV chiuso in 3 ore. Ora manutenzioni e poi, a giorni, la gara d’appalto per la valorizzazione culturale
L'arrivo in Arsenale dell'Ursus immortalato da Massimo Silvano
L'arrivo in Arsenale dell'Ursus immortalato da Massimo Silvano

TRIESTE Trasloco riuscito. Come annunciato nelle scorse settimane, ieri mattina l’Ursus è stato spostato dall’ormeggio in Molo IV del Porto Vecchio all’Arsenale. Ed è lì, nel bacino Fincantieri, che lo storico pontone galleggiante sarà riparato in tutta sicurezza, protetto dagli agenti atmosferici. Un passaggio necessario dopo il pericoloso episodio avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 marzo, quando le forti raffiche di vento avevano inclinato la gru facendo imbarcare acqua. I successivi controlli avevano accertato la presenza di due falle che avrebbero potuto affondare l’intero pontone, con conseguenze irrimediabili.

L'Ursus trasloca da Porto vecchio: parte l'operazione restauro


L’Ursus sarà sottoposto a un lavoro di manutenzione e di messa in sicurezza, dunque, soprattutto nelle parti danneggiate dello scafo. Ma già nel giro di qualche giorno partirà la gara d’appalto per un più ampio intervento di ristrutturazione. Un progetto, questo, che punta a una valorizzazione in chiave storica del pontone e che potrà beneficiare dei 3 milioni di euro stanziati dal governo Renzi (sul totale di 50 milioni assegnati per il Porto vecchio) e di ulteriori 2 milioni che l’Authority metterà a disposizione. I lavori, secondo il cronoprogramma, dovrebbero partire già a fine estate.

Le attività comprenderanno sia il completo rinnovo della carena del pontone, con la sostituzione del doppio scafo, che la verifica e la messa in sicurezza della gru a traliccio. Saranno anche rinnovati la sala macchine e la sala comandi, gli arredi di bordo e gli impianti elettrici. «La gara prevede sia il restauro che la riqualificazione in un’ottica culturale – spiega Mario Sommariva, segretario generale del Porto – ma il futuro impiego andrà definito assieme al Comune sulla base del progetto generale per il Porto vecchio. Il finanziamento del governo parla comunque di attrazione culturale. Alla fine dei lavori, quindi, l’Ursus diventerà un bene fruibile e visitabile da parte della cittadinanza».

Il trasloco dell'Ursus visto dal mare: il video del porto di Trieste


«Dobbiamo essere consapevoli del patrimonio culturale che rappresenta la storia del porto: manufatti di archeologia industriale di questo tipo devono essere conservati e valorizzati come eredità del glorioso passato di Trieste», dichiara Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema portuale. «Ma Ursus è anche un simbolo per la Trieste di oggi e di domani e lavoreremo per portarlo a nuova vita».

L'Ursus trasloca da Porto vecchio: parte l'operazione restauro
Il trasloco dell'Ursus (Silvano)


Intanto gli sforzi si concentrano sul primo maquillage in arsenale, focalizzato prevalentemente sui punti in cui nel mese scorso sono state localizzate le falle. Per precauzione i tecnici e gli operai procederanno anche a un’ampia ispezione del resto dello scafo in modo da accertare se il pontone sia ancora in grado di galleggiare. Ci vorrà qualche giorno, non di più. L’Ursus resterà comunque all’Arsenale in attesa del maxi appalto. Ieri mattina le operazioni di trasferimento, cominciate attorno alle 8 e coordinate da Fabio Rizzi, direttore di Porto Trieste Servizi srl, sono durate circa tre ore.

Operazione trasloco per il pontone Ursus atteso dal restyling
Lasorte Trieste 14/03/20 - Ursus

Le procedure sono state autorizzate dalla Capitaneria di Porto, previa visita ispettiva del Registro navale italiano di Trieste. Al lavoro piloti, ormeggiatori e Guardia costiera. Ma anche il personale dell’Autorità di sistema portuale, di Porto Trieste Servizi e dei Vigili del fuoco, in modo da assicurare che ogni manovra andasse a buon fine. Per spostare il pontone sono stati impiegati due rimorchiatori, uno della Ocean e l’altro della Tripmare. I Vigili del fuoco erano pronti a intervenire con la loro unità navale dotata di motopompa. —


 

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