Traghetti e navi ai raggi x: cresce l’allerta nel porto di Trieste
TRIESTE. L'allerta terrorismo fa innalzare i controlli anche in Friuli Venezia Giulia, in particolare a Trieste, il principale porto deputato al traffico croceristico e passeggeri. Meno di 36 ore fa, con una decisione diventata immediatamente operativa, il comando generale delle Capitanerie di porto ha divulgato un ordine, firmato dall'ammiraglio Vincenzo Melone, di innalzamento del livello di sicurezza da 1 a 2, su una scala di 3, in tutti i terminal passeggeri italiani. E ieri un vertice tecnico ha definito le modalità operativa di un’ulteriore stretta. Alla base di queste decisioni, non un allarme specifico dell'intelligence, ma la necessità di accrescere l'attenzione visto che il mese di agosto vede un aumento significativo del traffico previsto negli scali e la situazione internazionale, con l'esacerbarsi del conflitto libico, richiede la massima allerta. Crociere e traghetti saranno dunque sorvegliati speciali, con un'intensificazione dei controlli che già oggi vengono effettuati sulle persone e sui veicoli da imbarcare.
Proprio per definire il potenziamento dei piani di sicurezza, già adottati da tempo e già capillari per merci, bagagli e persone nei terminal crociere, come detto, si è svolta ieri una riunione che ha visto intorno a un tavolo tutti i soggetti interessati alla security portuale: la Capitaneria di Porto, la Prefettura, l'Autorità portuale e le forze di polizia. In seguito alla riunione è stata immediatamente emanata un'ordinanza congiunta della Capitaneria e dell'Autorità portuale che dispone l'interdizione non solo al traffico veicolare ma anche ai pedoni delle aree esterne al Molo Bersaglieri un'ora prima dell'approdo di navi passeggeri e fino al termine delle operazioni di disaccosto. Le nuove disposizioni prevedono inoltre un'ulteriore implementazione dei controlli per le navi passeggeri, sia da crociera che traghetti, aliscafo e ro-ro da parte dei terminalisti, con un aumento del personale preposto alla vigilanza, anche per individuare eventuali attività che si configurino come sospette.
Maggiore frequenza dei controlli e presenza più incisiva a terra dunque, ma potenziamento anche da parte del personale della Capitaneria di Porto e delle forze di polizia della vigilanza a mare in occasione del transito di unità passeggeri in partenza, con l'impiego di un maggior numero di motovedette per una maggiore estensione temporale. «Si tratta di un innalzamento ulteriore dell'asticella rispetto al tanto che già si faceva prima - spiega il capitano di vascello Luca Sancilio -. La percentuale di controlli a passeggeri e bagagli, in particolare per le navi da crociera, era infatti già altissima. Ora sarà incrementata e ulteriormente estesa a tutte le unità che trasportano passeggeri».
Le procedure di imbarco delle navi da crociera, dei traghetti e degli aliscafi potrebbero dunque subire qualche ritardo e si potrebbero creare ingorghi per i controlli capillari ad auto e TIR. Il consiglio per i passeggeri in partenza è dunque quello di mettere in conto eventuali ritardi e code per i controlli. Muoversi con largo anticipo per raggiungere il proprio imbarco e cercare di agevolare i controlli preparando prima tutti i documenti necessari sarà utile per limitare al massimo i disagi.
Agosto, del resto, è per il traffico passeggeri a Trieste il periodo più intenso. Dall'inizio del mese sono approdate a Trieste la Queen Victoria, che ritornerà in città giovedì prossimo, con quasi 2000 turisti a bordo. Costa Mediterranea sta facendo registrare una media di quasi mille imbarchi, ottocento sbarchi e 1600 passeggeri in transito. La Thomson Celebration, giunta la scorsa settimana a Trieste, portava 1.224 turisti. Quanto ai traghetti dalla Grecia, il Cruise Europa e il Cruise Olympia, moderni e capienti ro-pax che non si notano perché arrivano e partono di notte.
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