“Tommaseo”, caffè ma anche ristorante
Ha riaperto ieri i battenti il rinnovato Caffè Tommaseo. Ripulito, risistemato e con delle novità targate Tombacco. Dopo alcune settimane di chiusura, gli affezionati clienti ma pure i curiosi hanno potuto riammirare lo storico locale che si affaccia sulle Rive. L' antico caffè ha ritrovato l' atmosfera color avorio, i suoi stucchi, le statue, i tavolini di marmo e gli specchi bruniti alle pareti. Nessuno stravolgimento, nulla che abbia leso alla bellezza e alla raffinatezza del locale aperto nel lontano 1830. Già dalle prime ore del mattino, il più celebre dei caffè triestini, ha accolto nuovamente gli avventori nei suoi ampi spazi luminosi con qualche novità nel menù, specialmente nella carta dei vini. A Trieste, chi dice Tombacco dice vino, grappe, rum, raffinati distillati. Perché la famiglia guida da decenni anche Bischoff, il conosciuto punto vendita di via Mazzini, proprio a due passi dal nuovo Tommaseo.
Il bagaglio culturale in materia di etichette sarà il fiore all' occhiello del rinnovato caffè. Il ventaglio di proposte da degustare non proporrà esclusivamente vini autoctoni e nazionali ma pure un' ampia scelta di etichette internazionali. Il settore della caffetteria è affiancato anche da un servizio ristorazione, introdotto ormai da anni al Tommaseo ma che la nuova gestione intende rivedere e rilanciare prima di Pasqua con delle nuove proposte. Per la città, che considera il Tommaseo un frammento prezioso di quel suo mondo antico, più vicino alla letteratura che alla realtà, il rilancio del locale è stato accolto con entusiasmo. Ora a guidarlo c'è esclusivamente la famiglia Tombacco: Claudio, la moglie Elda e i figli Cristiano e Gianluca. Fino alla fine del 2013 i Tombacco detenevano solo un parte delle quote della società che lo conduceva. Per i i clienti abituali è stato un piacere frequentare nuovamente quell' elegante e sofisticato ambiente, con lo scricchiolio del pavimento che accompagna ogni entrata ed uscita dei clienti. E poi le specchiere belghe del 1830, le sedie in legno curvato stile "Thonet", i tavolini in marmo e ghisa e la pendola del 1839 su cui è inciso il nome del primo proprietario del locale, Tommaso Marcato. Il Tommaseo è stato uno dei primi caffè ad apparire in città, in quella che allora si chiamava Piazza dei Negozianti. Il locale, che si affaccia sul mare, divenne subito polo di attrazione come punto d'incontro di uomini d'affari, politici e artisti e in seguito fu ribattezzato Tommaseo in onore dello scrittore dalmata. Il Caffé Tommaseo fu uno dei primi a Trieste ad offrire, quale propria specialità, il gelato e, inoltre, a essere dotato di illuminazione a gas.
Laura Tonero
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