Terminal contenitori: a Fiume aumento dell’11%

Positivo il bilancio dei primi otto mesi dell’anno per lo scalo quarnerino. Il direttore: crescita maggiore rispetto a quella degli scali vicini
Il terminal container del porto di Fiume
Il terminal container del porto di Fiume

FIUME. È un dato che non mette in discussione le gerarchie portuali in Alto Adriatico ma di cui comunque a Fiume vanno fieri, ritenendolo anche beneaugurante per il definitivo rilancio dell'emporio quarnerino. Nei primi otto mesi dell'anno, a Fiume sono stati movimentati infatti 121.828 teu, che portano il quantitativo su base annua a un +11,5%. Né Capodistria, né Trieste hanno registrato un tasso di crescita così alto, sebbene le movimentazioni restino comunque di gran lunga maggiori rispetto all'unico terminal contenitori in riva al Quarnero, quello in Brajdica. I teu in arrivo e partenza nello scalo sloveno sono stati 565.921, per un aumento di 7,8 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-agosto 2015, Fiume è pertanto rimasta saldamente ancorata in terza posizione, sempre molto distante dalle due consorelle adriatiche, dando però appunto segnali di una ritrovata vitalità.

Di questo è convinto Zarko Acinger, direttore del settore Vendite nell'impresa Jadranska vrata (Porta dell'Adriatico), concessionaria dello scalo in Brajdica. «In termini di cifre assolute - ha detto Acinger - i nostri risultati sono lontani anni luce da quelli stabiliti da Trieste e Capodistria, ma ci consola la constatazione che abbiamo una crescita maggiore rispetto alle due concorrenti. La cosa è dovuta ai mercati adriatico e mediterraneo, gli unici negli ultimi tre anni dove si è avuto un incremento della movimentazione. Gli altri mercati hanno dovuto fare i conti con un ristagno delle attività, oppure hanno rilevato flessioni».

C'è un altro dato che alla Jadranska vrata e negli ambienti portuali fiumani hanno accolto con un sorriso: se Capodistria ha inciso nella misura del 56,9% sui carichi container da gennaio a tutto agosto, «è la prima volta in questi ultimi vent’anni - ha aggiunto Acinger - che Brajdica riesce a superare la quota del 12% riguardante la cifra complessiva dei tre empori (comprendendo anche Trieste, ndr). Se saremo in grado di continuare di questo passo - e tutto lascia supporre che sarà cosi - il 2016 potrebbe essere per noi l'anno dei record».

Il primato per Brajdica, che è di 170 mila teu, stabilito nel 2008, dovrebbe essere frantumato. Secondo gli addetti ai lavori, l'anno dovrebbe essere chiuso a quota 180mila contenitori. Va comunque ricordato che otto anni fa le capacità di movimentazione in Brajdica erano inferiori a quelle odierne. A generare ottimismo a Vrata Jadrana è pure il risultato di agosto, con 16mila teu. Discreti anche i risultati registrati nel corso del 2016 dal treno contenitori del colosso Cma-cgm, che una volta la settimana collega Fiume e l' Ungheria.

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