Teatro Verdi di Trieste: si parte dal “Ballo in maschera”

Sei opere, due balletti e un’operetta nel cartellone della nuova stagione lirica che prende il via il 9 gennaio con Verdi e prosegue con Rossini, Puccini

TRIESTE. Proprio la casella più importante, quella del Teatro Verdi, pareva ostinatamente muta nel pieno di una fioritura musicale, frenetica quanto ad iniziative da ogni dove, a getto continuo, concerti, eventi, manifestazioni, convegni, anniversari. Semmai affidata solo ad alcune apparizioni in strada dell'Orchestra per sensibilizzare l'opinione pubblica, per raccoglierne l'adesione. Finalmente il silenzio s'è rotto e il Teatro Lirico ha annunciato un nuovo cartellone operistico.

Avrebbe potuto riprendere l'etichetta dei primordi, Stagione di Carnevale e Quaresima, invece si snoda lungo l'intera annata ed assume il titolo di Stagione 2014. Sei opere, due balletti e un'operetta per un totale di nove spettacoli, con le quote d'abbonamento non aumentate ma solo adeguate al maggior numero di manifestazioni, sette nel ciclo precedente. Nel suo insieme il cartellone riflette le difficoltà del momento e già sembra di sentire, se non proprio alti lai, mugugni consistenti: produzione col contagocce, allestimenti di rimbalzo, assenza di nomi conosciuti, oblio su Wagner e via dicendo. La cura posta sui podi direttoriali la dice comunque lunga sulla preoccupazione preminente, quella rivolta al livello musicale.

E del resto il cartellone riflette le difficoltà della congiuntura. Ispirati a prudenza ma anche a determinazione gli interventi del sindaco e del sovrintendente, i protagonisti della conferenza stampa. Quale presidente del Consiglio di amministrazione, Roberto Cosolini ha confermato il suo sostegno alla più illustre istituzione cittadina, gli sforzi costanti ad essa rivolti e, augurandosi che i tutti i sacrifici non risultino vani come succede spesso nel Belpaese con il ripianamento del debito anche nei confronti dei disinvolti scialacquatori, ha ribadito la sua fiducia: «Il nostro Comunale non sarà il più importante d'Italia, ma ci batteremo affinchè diventi il più europeo dei teatri italiani». Da parte di Claudio Orazi neanche un accenno alle difficoltà contabili, da bravo sovrintendente deciso ad affrontare il problema dei problemi, quello del suo pubblico, con l'attenzione rivolta al ricambio generazionale.

Ecco il punto più importante, ecco il cartellone: “Un ballo in maschera” di Verdi, apertura di gala giovedì 9 gennaio affidata alla bacchetta di Gianluigi Gelmetti, nella fastosa produzione parmense di Pier Luigi Samaritani. (Norma Fantini, Gianluca Terranova, David Cecconi, Mariana Pentcheva quali interpreti vocali). Repliche l'11, 12, 14, 16 e 18.

All'11 febbraio una primizia di Gioachino Rossini “L'occasione fa il ladro”, comunque un quasi novità assoluta recentemente riesplosa al Malibran di Venezia grazie ad una messinscena inventata dagli studenti dell'Accademia; nomi nuovi e giovani fra gli interpreti. Repliche fino al 18 febbraio.

Al 27 febbraio il collaudato Puccini di “Madama Butterfly”, protagonista il soprano Amarilli Nizza, podio a Donato Renzetti, regia di Giulio Ciabatti, allestimento di Pier Paolo Bisleri. Due spettacoli al 28 febbraio ed al 2 marzo, e repliche fino all'8 marzo.

Quarto titolo: “La traviata”, quella nota ed applaudita in tutto il mondo come “la traviata degli specchi” ideata da Josef Svoboda e dal regista Henning Brockhaus. Per l'occasione nuovamente sul podio Gianluigi Gelmetti, mentre debutterà a Trieste nella parte del titolo un'artista acclamata, Jessica Nuccio. Nel cast anche Stefan Pop. Prima al 21 marzo e repliche fino all'1 aprile.

Con l'arrivo degli accreditati complessi del Teatro Nazionale Croato di Zagabria (musiche di Debussy con “Blanc et Noir” e di Stravinski, con “La sagra della primavera”), la stagione ospiterà il suo primo spettacolo di Balletto (prima al 22 aprile e repliche fino al 27).

Il 23 maggio terzo ed ultimo Verdi: “Attila”, già rappresentato fuori abbonamento in occasione del bicentenario ed esportato in varie sedi con successo. Ancora Donato Renzetti sul podio e fra gli interpreti gli apprezzati Enrico Iori, Anna Markarova, Sergio Escobar, David Cecconi. Le repliche si concluderanno il 31 maggio.

A rappresentare la piccola lirica ed in stagione consona al Festival che fu, è stato convocato il Lehàr de “Il paese del sorriso”. Allestimento nuovo e regia di Damiano Michieletto mentre dirigerà Antonino Fogliani. Première al 17 giugno con repliche fino al 28.

L'ottavo appuntamento è previsto al rientro dalle ferie, il 19 settembre. Verrà messo in scena “Parole dall'ombra” un Balletto su musiche di Verdi e Puccini, ed ispirato alla tragedia di Anna Frank in occasione del settantesimo anniversario della sua deportazione.

Il 24 ottobre il cerchio si chiuderà con il nono titolo, un altro inedito singspiel mozartiano dopo la “Clemenza di Tito” applaudito lo scorso aprile. Si tratta de “Il Re pastore” in un allestimento ispirato all'Olimpico di Vicenza con Eva Mei, Tony Bardon e Francesco Lanzillotta sul podio. Repliche fino al 2 novembre 2014.

La campagna abbonamenti si apre domani alla biglietteria del Teatro e si chiuderà il 9 gennaio. Le richieste di nuovi abbonamenti, da formulare su appositi moduli, verranno esaminate fra un mese, mentre la vendita dei biglietti per i singoli spettacoli inizierà il 18 dicembre.

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