Sul terrazzo Revoltella aperitivi con l’arte di suggestione unica
TRIESTE. «L’intento è di rendere pop il terrazzo progettato dall’architetto Scarpa, per invogliare a frequentare il museo anche i triestini che non sono abituati a farlo», spiega Giovanna Abbondanza, la bolognese innamorata di Trieste che porta tutto il necessario per il food and beverage agli aperitivi del Museo Revoltella. Ogni giovedì e venerdì a partire dalle 19, oltre che qualche sabato, è infatti possibile fare aperitivo sul terrazzo della galleria d'arte moderna fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella, nel pieno centro di Trieste, a due passi dalle rive. Basta presentarsi al museo e prendere l’ascensore che accompagna all’ultimo piano ed ecco che si godrà una delle viste più suggestive di Trieste, non solo per la vista sul mare, che si trova letteralmente dall’altra parte della strada.
Anche la bellezza dell’edificio è degna di nota, non sempre capita di fare aperitivo tra statue e quadri. Il terrazzo è stato progettato negli anni Sessanta, sull’onda di una volontà di recupero del patrimonio museale italiano, dall’architetto Carlo Scarpa, intervenuto tra gli altri anche nei musei di Venezia, Palermo, Possagno e Verona. L’offerta prevede cocktail, oltre che i classici aperitivi come vino, birra o spritz, e gustosi stuzzichini preparati dallo staff. Non le solite patatine acquistate al supermercato, per intenderci. Il divertimento si abbina inoltre con diverse proposte artistiche: ogni serata ospita un gruppo di musicisti che suonano dal vivo, spaziando dal jazz al funk, dal balkan al folk, solo per citare alcuni generi. Dice Giovanna: «L’idea di riportare gli aperitivi sul terrazzo del Revoltella è nata un po’ per caso, parlando con i responsabili – continua –; l’iniziativa, in collaborazione con il museo, è infatti una parte delle più ampie attività estive di quest’ultimo».
L’estate al museo ha visto il susseguirsi di diverse proposte culturali: il servizio didattico per i bambini la mattina; il recente spettacolo teatrale “Un caffè con il barone”, in più date, in occasione delle quali il museo ha aperto le porte per farsi palcoscenico, riscuotendo grande successo di pubblico; le visite guidate ogni giovedì alle 17.30, prima dell’aperitivo, durante le quali è possibile scoprire le curiosità del museo con l’accompagnamento di una guida; mentre proprio in questi giorni riprendono le attività in auditorium, come convegni e concerti. Aggiunge Giovanna: «A partire da giugno di quest’anno gli aperitivi sono preparati da Mimì e Cocotte e continueranno fino a settembre, poi il locale riprenderà le sue attività normali in sede; l’esperienza al museo per me è stata un esperimento bellissimo e riuscito, spero ci sia la possibilità di replicare, la prossima estate». Giovanna è infatti la titolare di Mimì e Cocotte, che a settembre compie un anno, e offre colazioni, pranzi, aperitivi e cene, tranne che durante le trasferte al museo, per le quali il locale in via Cadorna, tra il museo e il molo Audace, rimane ovviamente chiuso.
Come fa a coprire tutti i pasti della giornata? Puntando tutto sulla qualità, con un menù ristretto e a rotazione. Ad esempio, dopo la stagione estiva arriverà la pasta fresca tirata a mano, direttamente da Bologna.
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