Studenti romani e la sindaca Raggi in visita al Magazzino 18 di Trieste - Video

La scolaresca nel luogo simbolo dell'esodo istriano-dalmata. "Appuntamento importante per non dimenticare un capitolo terribile della storia d'Italia. Ringrazio anche Simone Cristicchi"
Foto Bruni Trieste 09.04.2019 Virginia Raggi e gli studenti visitano il mag.18--Delbello
Foto Bruni Trieste 09.04.2019 Virginia Raggi e gli studenti visitano il mag.18--Delbello

TRIESTE «Vecchie sedie coperte di polvere, materassi di paglia ancora arrotolati sopra letti accatastati, credenze con piatti sbrecciati e bicchieri, libri ingialliti dal tempo, vecchi quadri con ritratti di inizio '900 e tantissime fotografie in bianco e nero. È il racconto di una storia: quella dell'esodo giuliano-dalmata, degli italiani costretti a lasciare le loro case e abbandonare Istria, Fiume e Dalmazia: tutti i ricordi di una vita abbandonati in un vecchio magazzino nel porto di Trieste. A raccontarci quei momenti è ora chi, bambino all'epoca, vuole tramandare agli studenti la sua memoria e la storia della sua famiglia».

Lo scrive sui suoi profili social la sindaca di Roma Virginia Raggi, al suo secondo giorno del viaggio del Ricordo con gli studenti romani.

«Oggi, con gli studenti di alcune scuole romane e i loro colleghi di Trieste, abbiamo visitato il Magazzino 18 e ascoltato queste storie. Voglio anche ringraziare Simone Cristicchi, cantautore che ha sempre avuto una particolare sensibilità nei confronti dei 'dimenticatì e regista dello spettacolo teatrale 'Magazzino 18' che racconta proprio queste storie: grazie per la sorpresa che hai voluto fare ai ragazzi, romani e triestini, che stanno partecipando con noi al Viaggio del Ricordo», conclude la sindaca.

Lunedì 8 aprile la comitiva capitolina si era recata in pellegrinaggio a un altro luogo che caratterizza tragicamente la storia del Confine orientale: la Foiba di Basovizza. Qui sotto un tweet di Virginia Raggi.

«Questa storia non solo ha molto dell'incredibile, ma la cosa più incredibile è che non sia mai stata raccontata», ha commentato Virginia Raggi. «Non solo non è mai stata raccontata - ha aggiunto la sindaca di Roma - ma quando veniva raccontata era mistificata in qualche modo, a favore o contro alcune parti politiche. Io credo - ha precisato - che sia importante venire qui a guardare e toccare questi luoghi e sentire parlare le persone, il modo migliore per riappropriarci della memoria, al di là di qualunque ricostruzione poi si voglia fare sopra. I ragazzi devono scoprire soprattutto chi siamo, come è stato anche per la mia generazione», ha aggiunto Raggi.

Nel pomeriggio il gruppo si è trasferito a Capodistria (Slovenia) dove ha incontrato la locale Comunità italiana.

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