Spuntano tracce d’arte rupestre nella grotta di San Romualdo
TRIESTE. Un'importante scoperta archeologica nell’Istria croata, cioè il primo esempio - in tutti i Balcani - di arte rupestre risalente al Paleolitico. È quella che ha annunciato l'Università di Southampton, attribuita a un team di archeologi che ha lavorato nella grotta di San Romualdo (Romualdova Pecina), sul versante orientale del Canale di Leme. Già nel 2010, nella Grotta erano stati osservati dei segni di colore rossastro sulle pareti. Successivamente una squadra internazionale di ricercatori, guidata da Aitor Ruiz-Redondo, un archeologo delle università di Southampton e Bordeaux, ha condotto delle ispezioni nel sito, a partire dal 2017. . La squadra è così riuscita a identificare nella grotta diverse pitture rupestri, tra le quali «un bisonte, uno stambecco e potenzialmente due figure antropomorfiche, confermando l'origine paleolitica delle opere d'arte», ha specificato l'Università di Southampton. Durante gli scavi nella grotta, inoltre, gli studiosi hanno rinvenuto una serie di reperti risalenti al Paleolitico, inclusi uno strumento fabbricato con la selce, un frammento d'ocra e altri di carbone vegetale.
Il radiocarbonio ha permesso di datare gli oggetti rinvenuti nella grotta attorno ai 17 mila anni fa, ma altri indizi suggeriscono che l'età delle pitture possa essere collocata anteriormente fino a 34.000-31.000 anni fa. Le scoperte del team di archeologi guidati da Ruiz-Redondo sono pubblicate sulla rivista specializzata Antiquity.
«Si tratta della prima arte figurativa paleolitica» portata alla luce nei Balcani, secondo Ruiz-Redondo. Le ricerche, ha spiegato l’archeologo, erano iniziate dopo che Darko Komso, direttore del Museo archeologico dell'Istria, che aveva esplorato il sito assieme a Ivor Janković dell’Istituto croato per la ricerca antropologica, aveva notato dei segni di colore rosso nella parte più interna della grotta, nel 2010. «Il bisonte e le altre figure sono invece state individuate durante il nostro progetto, nel 2017».
I media locali si sono spinti a paragonare la scoperta a quella della Grotta di Altamira, in Spagna. Ruiz-Redondo, tuttavia, si è tenuto lontano da simili parallelismi. Altamira «fu unica al suo tempo perché per la prima volta fu riconosciuta dell'arte paleolitica in una grotta. La scoperta - ha ricordato - diede il la a un dibattito che portò al riconoscimento dell'esistenza di queste forme d'arte» parietali e niente «può essere paragonato all'importanza di Altamira, ora e in futuro».
Nondimeno, ha precisato l’archeologo, «la scoperta» in Istria è «molto significativa, perché apre una nuova area di ricerca dell'arte rupestre paleolitica e lancia anche un messaggio a noi ricercatori, a prestare attenzione a regioni storicamente trascurate». —
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