Spostamenti tra Regioni, shopping, orari e feste di Natale: verso il nuovo Dpcm anti Covid

Contagi ancora troppo alti per concedere libertà di movimento. Ecco le indiscrezioni sul nuovo decreto che verrà firmato

Restano poche ore per definire il nuovo Dpcm, in vigore dal 4 dicembre, che conterrà le misure che il governo adotterà in vista delle festività natalizie. Da giorni se ne discute. L'ossatura c'è già ma restano ancora diversi nodi da sciogliere: spostamenti tra regioni, shopping, ristoranti, viaggi all'estero, cenoni a casa e ricongiungimenti familiari. Unica certezza è che sarà un dicembre diverso da tutti gli altri.

«Troppo alto è il rischio che risalga la curva epidemiologica ora che le misure cominciando a dare risultati» affermano gli scienziati del Cts. In Italia i numeri di nuovi positivi, ricoverati e vittime sono ancora troppo alti. Senza dimenticare le difficoltà in cui si trovano ancora molte strutture sanitarie. Per questo l'esecutivo tenderà a far prevalere la linea del rigore, mantenendo molte restrizioni. Ecco quali potrebbero essere le regole per questo fine 2020.

Divieto spostamenti tra le regioni
Sembra certo il divieto di spostarsi tra le regioni anche se si trovano in fascia gialla. Da stabilire da quale data far scattare questa decisione. Il timore è che molti italiani si mettano in viaggio durante le vacanze come accaduto la scorsa estate. Errore da non ripetere. Un'ipotesi è che la norma entri in vigore una settimana prima del Natale, il 18 o il 19 dicembre. Per avere la certezza bisognerà attendere martedì quando ci sarà il confronto con i governatori. 

Ricongiungimenti familiari
E’ il principale nodo da sciogliere dal governo. Sarà consentito il ritorno nella propria abitazione di residenza. Mentre resta ancora acceso il dibattito sulla possibilità di concedere alcune deroghe per autorizzare gli spostamenti per trascorrere le feste con i parenti, che dovrebbero comunque essere giustificati con l'autocertificazione. C'è un'ala dei ministri che insiste per concedere l'opportunità di raggiungere le persone in difficoltà o gli anziani che vivono da soli. Ma la preoccupazione che a gennaio arrivi una terza ondata è davvero molto alta, così, al momento, non è detto che questa eccezione venga accolta. Se non in caso di studenti che devono tornare a casa. 

Chiusi gli impianti sciistici
Confermata la chiusura delle piste e degli impianti da sci nel nostro Paese. Non ci sarà, però, la chiusura dei confini nazionali, quindi coloro che decidessero di andare all'estero per sciare «saranno sottoposti a quarantena al rientro» ha chiarito il ministro della Salute. Verrà redatta una lista, aggiornata proprio da Luigi Di Maio, e certamente conterrà gli Stati, come l'Austria e forse la Svizzera, che decideranno di tenere aperte le piste da sci. 

Quarantena per chi va all'estero
Tampone e quarantena obbligatori per chi deciderà di trascorrere il periodo natalizio all'estero. Intanto dall'Unione europea è arrivato l'invito a seguire le regole condivise e si sta cercando un accordo con Bruxelles per uniformare le regole restrittive. 

Case di villeggiatura
Per raggiungere i parenti potrà muoversi soltanto chi ha la residenza in quell’abitazione oppure rientra nel proprio domicilio. Si potrà andare nelle seconde case che si trovano in una Regione in fascia gialla soltanto se si è residenti. In fascia arancione è invece vietato perché non è consentito uscire dal proprio Comune. Chi ha intenzione di andare nella seconda casa in fascia gialla può farlo prima del blocco.

Feste in albergo
Chi vorrà trascorrere le festività in albergo potrà farlo se la struttura si trova nella stessa Regione. 

Negozi e centri commerciali
I negozi dovrebbero restare aperti fino alle 21 per favorire lo shopping in prossimità delle feste. Stesso obiettivo per i centri commerciali e i grandi magazzini per i quali sembra ormai certa la riapertura nel fine settimana. 

I ristoranti
Nelle regioni in fascia gialla i ristoranti rimangono chiusi dalle 18, mentre nelle Regioni in fascia arancione la sospensione delle attività dura l’intera giornata. Serrande giù anche il giorno di Natale e di Santo Stefano. Si valuta se estendere questo divieto di apertura anche il giorno di Capodanno.

Pranzi e cene a casa
Non potendo imporre dei divieti all'interno delle abitazioni private il governo sta valutando di inserire una raccomandazione sulle persone da invitare a pranzo e a cena nei giorni delle feste. Il governo è stato chiaro: no a maxi tavolate.

Il coprifuoco
Nessuna deroga per il giorno di Natale e probabilmente neppure a Capodanno: il coprifuoco scatterà alle 22 e durerà fino alle 6.

Orario della Messa di Natale
L'orario in cui verrà celebrata la messa il giorno di Natale verrà deciso dalle parrocchie in base alle disposizioni contenute nel Dpcm sul coprifuoco. Non solo. Il governo chiederà di celebrare più funzioni nel corso delle giornate festive proprio per evitare assembramenti fuori e dentro le chiese. Intanto dalla Santa Sede è già stato precisato che da anni la funzione religiosa del 25 dicembre viene celebrata alle 22. 

Le scuole
La riapertura dei licei è prevista per il 7 gennaio. Quindi gli studenti delle scuole superiori per tutto il mese di dicembre seguiranno le lezioni con il sistema della Dad, didattica a distanza. Rimangono invece aperte le scuole medie, le elementari, gli asili ei nido nelle zone gialle. Nelle regioni in fascia arancione saranno aperte le scuole fino alla terza media, con le stesse regole della fascia gialla.

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