Spettacoli, cinema e musica in ricordo di Pasolini a 45 anni dalla morte

Un mazzo di fiori verrà deposto a Casarsa sulla tomba del poeta, scrittore e regista e su quella della madre, Susanna Colussi su iniziativa del Comune friulano e del Centro studi Pasoliniani. In televisione e online numerose iniziative in memoria dell'artista
1963 Roma, Pierpaolo Pasolini nella sua abitazione
1963 Roma, Pierpaolo Pasolini nella sua abitazione

TRIESTE Un mazzo di fiori verrà deposto a Casarsa sulla tomba di Pier Paolo Pasolini e su quella della madre, Susanna Colussi, in occasione del 45° anniversario della morte del poeta, che ricorre domani. L'iniziativa è promossa dal Comune e dal Centro studi Pasolini.

Proprio agli anni friulani di Pasolini sarà anche dedicata la nuova mostra - la cui inaugurazione è stata rinviata - che prende spunto dai settantacinque anni dalla istituzione della Academiuta di lenga furlana (18 febbraio 1945) e che vedrà in esposizione documenti originali e in gran parte anche inediti. Sempre domani, il canale Sky Arte trasmetterà alle 22.15 il film dedicato agli anni friulani di Pasolini «In un futuro aprile - Il giovane Pasolini», diretto da Francesco Costabile e Federico Savonitto, prodotto da Altreforme di Udine, realizzato con il contributo del Centro Studi Pasolini e presentato in anteprima a Casarsa quest'estate. Una serata che Sky Arte dedicherà tutta al poeta: alle 21.15 sarà infatti proiettato anche il documentario «L'ultima partita di Pasolini», che racconta il famoso incontro di calcio giocato dal poeta a San Benedetto del Tronto il 14 settembre del 1975.

Per l'anniversario, inoltre sulla piattaforma Chili Tv dal 2 novembre sarà disponibile « Pasolini prossimo nostro», documentario diretto da Giuseppe Bertolucci (2006) che racchiude la lunga intervista del giornalista tedesco Gideon Bachmann con Pasolini, il cast e la troupe di «Salò o le 120 giornate di Sodoma», sul set del film. Bertolucci ha realizzato i 63 minuti del film scegliendo tra oltre 50 ore di conversazioni inedite di Pasolini con Bachmann, 3.000 metri di negativo cinematografico, 7.200 scatti fotografici, centinaia di pagine di trascrizioni audio, in 23 mesi di lavoro, tra preparazione, riflessioni, pause, discussioni e ripensamenti. «Il documentario (che ha debuttato nel 2006 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia in Orizzonti Doc) - spiega il produttore Angelo Draicchio - ha la valenza di un definitivo testamento intellettuale; vuole essere un ulteriore tassello nella memoria collettiva, vuole dar voce, ancora una volta, a una delle intelligenze più vive e lucide della nostra cultura e, in generale, del secolo scorso.»

Infine, tra le altre iniziative, quella del che il 2 di novembre alle 18 proporrà in live streaming dal palcoscenico del teatro a platea vuota la lezione-concerto con e l'enfant prodige del violino, Clarissa Bevilacqua e il musicologo Roberto Calabretto. Insieme celebreranno la passione del cineasta per Johann Sebastian Bach con l'esecuzione della Suite BWV 1001 per violino solo, in un evento realizzato in collaborazione con il Centro Studi Pasolini di Casarsa. —

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