Spalato, il palazzo di Diocleziano assediato dal giardino abusivo
Lo hanno creato alcuni residenti nel mezzo del centro storico della città risalente a 1700 anni fa. Manifestazione di protesta contro l’illegalità
SPALATO Un giardinetto grazioso, una piccola oasi verde assai ben curata che forse sarebbe piaciuta anche all’imperatore in persona. Il problema sta nel fatto che l’area verde è stata realizzata in maniera abusiva oltre vent’anni fa nel cuore di Spalato, nel bel mezzo del palazzo di Diocleziano, l’imponente complesso architettonico datato 1700 anni fa e dunque in regime di tutela: tutela della quale dovrebbero occuparsi a tempo pieno gli esperti del Dipartimento di Conservazione, così come le forze dell'ordine e le guardie comunali.
Così un gruppo di intraprendenti abitanti di via Marco Antonio de Dominis ha messo in piedi un ulteriore spazio verde con tanto di piante e alberelli, tutti rigorosamente illegali, ai quali hanno da poco aggiunto una piccola fontana, anche questa senza alcuno straccio di permesso.
Il colmo - come hanno riportato i media locali - è che tra i dirigenti del citato Dipartimento di conservazione vi è anche chi abita proprio a due passi da lì, e dunque non può non avere visto ciò che accadeva nella zona e ciò che negli ultimi giorni è stato aggiunto in modo provocatorio.
I residenti hanno voluto «inaugurare» ufficialmente la loro fontanella costruita in gesso chiamando in causa l’amministrazione comunale (attualmente sotto la guida del partito Hdz) e invitandola a intraprendere i passi necessari contro questo fenomeno eclatante di abusivismo, che dunque come tale andrebbe sanzionato e rimosso.
L’area del palazzo di Diocleziano, con le mura di quella che era di fatto una sorta di grande villa fortificata, coincide con il nucleo originario della città e costituisce un patrimonio storico–architettonico di cui però le varie amministrazioni da decenni si stanno occupando molto poco. Da qui il gesto eclatante degli abitanti, che per l’occasione sono riusciti a fare arrivare sul posto numerosi giornalisti, fotoreporter e troupe televisive accendendo l’interesse pubblico.
L’obiettivo dichiarato dei cittadini che hanno inscenato l’inaugurazione-protesta resta quello di spingere le autorità locali non solo a smantellare il giardinetto illegale nel palazzo di Diocleziano, ma anche a fare ordine nelle altre zone del nucleo storico di Spalato, dove l'abusivismo edile ha peggiorato nel corso del tempo l'aspetto architettonico della città.
Intanto, nel corso della cerimonia d'«inaugurazione» della fontana, un giovane abitante della zona – rigorosamente anonimo – ha criticato con toni duri l'immobilismo del Comune in materia, in attesa che dopo il gesto eclatante qualche cosa accada. —
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