Spaghetti “bio” e tè equo-solidale nel menu in mensa a tariffe invariate

La macchina della ristorazione scolastica scalda i motori. In arrivo procedure semplificate per il pagamento delle rette

TRIESTE Pasta “bio” al pesto, mozzarella, insalatina, pane. Oppure pasta “bio” al pomodoro, stracchino, insalatina, pane. Dipende dall’età. Comunque è tutto pronto per ammannire ad altrettanti piccoli commensali 9900 pasti al giorno: la macchina della refezione scolastica comunale accende i fornelli lunedì 3 settembre per un migliaio di clienti dei “nidi” e lunedì 10 settembre per materne, primarie, secondarie primo grado, Sis, ferma restando - ovviamente - l’autonomia dei vari istituti nel decidere l’organizzazione dell’attività didattica 2018-19.

Pentole, padelle, tegami per un valore di ben 8 milioni di appalto annuo, articolato su due lotti, si accingono a nutrire quasi 10 mila giovanissimi utenti diffusi in 133 realtà: i menu “veicolati” della Camst si occupano di 51 strutture, i pasti cucinati sul posto dalla Dussmann ne coprono 82.

Una novità e una conferma sul versante delle tariffe sono preannunciate dall’assessore Angela Brandi. La novità: da oggi lunedì 27 agosto i genitori potranno sapere la spesa del servizio mensa mediante consultazione “protetta” sul sito del Comune: una procedura assai velocizzata rispetto agli anni scorsi, perchè gli uffici si sono attivati fin da maggio per verificare sul sito Inps le indicazioni Isee.

La conferma: le tariffe sono inalterate rispetto all’annata 2017-18, senza neppure riportare l’adeguamento Istat: la “ripresina” economica non è ritenuta ancora sufficiente per ritoccare la cuenta. La tabella comunale prevede una fascia di esonero con redditi fino a 7250 euro, poi 7 fasce a pagamento, a condizioni differenti secondo il numero di figli: l’arco tariffario si estende da 3,17 euro/pasto per una bocca fino a un massimo di 4,93 euro. Si calcola circa 200 giorni di scuola all’anno.

Angela Brandi vuole mettere mano alle modalità di pagamento della mensa, che ritiene «farraginose»: oggi il genitore anticipa una certa cifra a Esatto, che poi deve rimpinguare una volta esaurita. Facile dimenticarsi il conguaglio, Brandi non esclude che dietro all’abbondante evasione delle bollette dei servizi educativi ci sia anche un problema organizzativo: ne parlerà con i vertici di Esatto.

L’annata comincia sotto migliorati auspici in tema di qualità della ristorazione scolastica: le sanzioni sono decisamente calate nel 2017-18 rispetto al 2016-17. Le “multe” per Camst sono scese da 2700 a 1500 euro, quelle per Dussmann addirittura da 74.750 a 4500 euro: il capitolo Dussmann era comunque comprensivo di una bastonata da 66 mila euro abbattutasi sull’appaltatore a causa dei disservizi verificatisi in occasione degli scioperi del personale.

La Brandi e la sua équipe apprezzano la “consulenza” genitoriale, che si organizza nella sempre più diffusa pratica delle commissioni-mense relazionate con i funzionari, con la dietista, con i rappresentanti di Camst e Dussmann. Il confronto avviene anche su gusti/disgusti dei bambini: «Alto gradimento per pizza, patate, purè, pollo, polpette di carne - enuncia l’assessore - basso consenso invece per verdure, legumi, minestre, polpette di verdura». Ma l’amministrazione terrà barra dritta sulle verdure: questione di equilibrata alimentazione.

Ribadita l’attenzione sulla scelta della materia prima, codificata in un elenco di 23 classi di articoli suddivisi in biologici, Dop/Igp, tradizionali/regionali, equo-solidali. Alla voce “bio” troviamo pasta, riso, orzo, passata di pomodoro e pelati, pollo e tacchino, manzo, uova, legumi secchi, olio extravergine, frutta, fette biscottate, marmellate, burro, yogurth, mozzarella, ricotta, stracchino, verdura. Il capitolo Dop/Igp contiene manzo, prosciutto crudo San Daniele, bresaola della Valtellina, speck, Parmigiano Reggiano, Montasio, Asiago, Taleggio.

Lo scaffale tradizionali/regionali annovera maiale, Latteria, Tabor, patate, mais da polenta, miele friulano d’acacia. Il contributo equo-solidale include banane, infusi (tè), cacao, zucchero di canna. Il pranzo è così servito: e per la verità anche la merenda. —
 

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