Slow Food, 12 le osterie premiate in Fvg

TRIESTE Dodici “chiocciole”, assegnate ai locali particolarmente in sintonia con la filosofia Slow Food. E poi nove “Formaggi”, diciassette “Bottiglie” e - novità di quest’anno - nove esercizi segnalati per l’attenzione particolare all’olio extravergine di oliva, sia in cucina che in sala. Sono questi i numeri che riguardano la nostra regione nella guida alle Osterie d’Italia 2019 appena pubblicata per i tipi di Slow Food Editore. Una guida che in tutto segnala 75 locali regionali su un totale nazionale di 1617, nei quali rientrano anche 133 nuove segnalazioni e un totale di 279 “Chiocciole”.
«Ormai da anni il Friuli Venezia Giulia dimostra costanza nella qualità - commenta Eugenio Signoroni, curatore del libro assieme a Marco Bolasco -. Ancora una volta la sua presenza è infatti solida all’interno della guida».
Come di consueto, a Trieste sono dedicati due inserti speciali: quello sui buffet e quello sulle osmize. Nel primo peraltro ai locali già presenti si aggiunge quest’anno la trattoria rionale Al velocipede di via degli Inchiostri. «Per quanto riguarda le osmize, siamo sempre felici di poterle raccontare - prosegue Signoroni -: rappresentano una peculiarità che non ha uguali nel panorama nazionale». L’altra new entry, ovvero "Al sub", si trova a Barcola, inserita tra le trattorie tradizionali.
Sempre nel capoluogo giuliano, è confermata l’eccellenza dell’antica trattoria Suban, segnalata per quanto riguarda la qualità della carta dei vini. In questa sezione, quella delle “Bottiglie” appunto, Suban si trova in compagnia di vari locali friulani e di tre isontini.
Proprio nell’Isontino fioccano quattro “Chiocciole” (assenti invece dalla provincia di Trieste): ne sono stati insigniti Rosenbar a Gorizia, Borgo Colmello a Farra d'Isonzo, “ai Ciodi” di Grado e la locanda Devetak di Savogna d'Isonzo. Quest’ultima è segnalata anche per vini, formaggi e attenzione all’olio extravergine d’oliva. Tra le Bottiglie degne di nota ritroviamo - accanto “al Piave” di Mariano del Friuli - ancora una volta Borgo Colmello, che peraltro Slow Food segnala degno di menzione anche per l’olio evo, stavolta accanto a Rosenbar.
In provincia di Udine hanno ricevuto la Chiocciola Borgo Poscolle a Cavazzo Carnico, “Sale e pepe” a Stregna, “da Alvise” a Sutrio, “Stella d'oro” a Verzegnis e Castello di Fagagna: una riconquista della chiocciola, in quest’ultimo caso. Nel pordenonese, invece, hanno ottenuto il massimo riconoscimento “Ivana&Secondo” di Pinzano al Tagliamento, “ai Cacciatori" a Cavasso Nuovo e “da Afro”, a Spilimbergo. Tra le segnalazioni casearie fanno capolino da un lato Turlonia, a Fiume Veneto; dall’altro “da Gaspar” e l’osteria di Villafredda, entrambi a Tarcento. Le bottiglie pordenonesi citate sono “La Ferrata”, “ai Mulinars” di Clauzetto e “Il Favri” di San Giorgio della Richinvelda, mentre in Friuli si consiglia di andare a bere a Lauco, “Alla frasca verde”, e a Sauris, “Alla pace”.
Oltre a quelle appena nominate, anche numerose delle trattorie già “chiocciolate” sono richiamate in causa, sia per le bottiglie che per i formaggi e per l’attenzione agli olii. —
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