Sfuma l’ex Meccanografico, Immaginario “senza casa”
TRIESTE «Non ho idea». A Giorgio Rossi, assessore al Bilancio, Cultura, Sport e Giovani, non viene in mente nulla o quasi quando si parla di ex Meccanografico e del trasloco dell’Immaginario scientifico da Grignano di cui si parla da almeno quattro anni (la prima delibera del 2012 ipotizzava il trasferimento all’ex Pescheria, Salone degli incanti). «L’unica cosa che so - aggiunge l’assessore - è che al Meccanografico doveva andare l’Alinari, che ora va a San Giusto con la sua mostra (in realtà un museo, ndr)». Nell’immaginario del nuovo assessore alla Cultura non c’è nulla di scientifico. «Non so nulla dell’Immaginario. Il Meccanografico non è un museo. Di questi trasferimenti si è occupata la precedente giunta. Nessuno mi ha chiamato o informato» spiega Rossi.
Ma cosa si farà dell’ex Meccanografico di Campo Marzio, l’ecomostro collocato a lato della stazione della Transalpina? «Non ho idea. Abbiamo tanti di quelli spazi in Porto Vecchio, a destra e a sinistra. Non ci mancano gli spazi», afferma l’assessore alla Cultura. Eppure esiste un impegno di spesa della precedente amministrazione pari a due milioni e 444mila euro per la ristrutturazione dell’ex museo Meccanografico a fini espositivi e museali (tra cui un milione e 990mila di contributo regionale e 115mila euro come residuo del Fondo Trieste). L’obiettivo era quello di dare una sede in centro all’Immaginario scientifico relegato a Grignano, dopo che era sfumata l’ipotesi dell’ex Pescheria (che l’ex amministrazione di centrosinistra voleva trasformare in mediateca). L’Immaginario scientifico, tra l’altro, detiene da un paio d’anni un finanziamento di 400mila euro ottenuto dal Miur (il ministero per l’Università e la ricerca) proprio per il trasloco. Lo scorso gennaio, inoltre, è stato affiato a un incarico da 35mila euro a una ditta di San Dorligo della Valle per l'esecuzione di sondaggi e verifiche preliminari alla progettazione strutturale sull’ex Meccanografico di Riva Ottaviano Augusto. Un edificio iniziato 25 anni fa e mai terminato. Un’opera incompiuta oltre che un monumento allo spreco.
Il cantiere, secondo le stime dell’ex assessore Andrea Dapretto, avrebbe dovuto aprire subito dopo l’estate. Il condizionale, dopo le affermazioni di Rossi, è più che d’obbligo. Del resto il nuovo assessore ai Lavori pubblici, Elisa Lodi, impegnata in sopralluoghi quotidiani, è irraggiungibile.
Nell’attesa di conoscere la sua posizione, c’è da fare i conti con il vuoto di idee dell’assessore Rossi, che non rassicura l’Immaginario scientifico. «Abbiamo bisogno di una nuova sede. L'idea di andare all'ex Meccanografico di Campo Marzio ci va benissimo. Abbiamo però grosse perplessità sui tempi prospettati dall'amministrazione comunale. Da quattro anni siamo in uno stato di preallerta - aveva dichiarato a gennaio Serena Mizzan, il direttore dell'Immaginario scientifico, che ha preso il testimone da Fabio Carniello -. Il trasloco sarebbe dovuto avvenire prima nel 2014, poi nel 2015, dopo nel 2016 e ora si parla del 2017. Forse. Noi abbiamo assoluto bisogno di spostarci. Al più tardi nella primavera del 2018». Immaginare non costa nulla.
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