Settanta dipendenti salvi alla Dogana di Prosecco
Oltre 70 posti di lavoro messi al sicuro. Almeno per ora. In un periodo di crisi come quello attuale fortunatamente arrivano anche delle buone notizie. E così le ditte Fratelli Prioglio e Interland, che operano nello sdoganamento e nelle spedizioni delle merci nazionali ed estere nello Scalo ferroviario di Prosecco, potranno proseguire regolarmente la loro attività. Lo spettro della chiusura della sezione Doganale di Prosecco pare dunque essersi allontanato. La minaccia all’attività delle due ditte era giunta in concomitanza con la decisione presa da parte della Direzione dell’Ufficio delle Dogane di Trieste, volta a chiudere la Sezione Doganale di Prosecco a causa dello sfratto ricevuto da Fs Logistica, proprietaria dei locali in cui sono ubicati gli uffici.
Fondamentale per sbloccare la situazione di precario equilibrio è stato l’incontro fissato al Palazzo del Governo di Trieste, alla presenza del Prefetto Francesca Adelaide Garufi, dell’Autorità Portuale e del sindaco di Sgonico (comune nel quale rientra la Stazione) Mirko Sardo. «Un’area potenzialmente molto produttiva, e che sino a pochi anni fa operava molto bene, è salva grazie all’impegno di tutti», ha commentato il primo cittadino carsolino.
L’ufficio doganale rimarrà infatti operativo grazie all’impegno dell’Autorità Portuale che darà in uso gratuito all’Agenzia delle Dogane i locali necessari, e agli operatori economici interessati ad accollarsi le spese delle utenze.
All’Interland - che può contare su una forza lavoro di 38 persone - la notizia è stata appresa positivamene, anche se si attendono ulteriori dettagli prima di esprimere un giudizio. «Sicuramente lo sfratto paventato da Fs Logistica avrebbe messo in seria difficoltà la nostra situazione, ora auspichiamo un futuro più roseo dove comunque dovremo sempre rimboccarci le maniche», spiega un dipendente Interland.
Ora dall’amministrazione di Sgonico il vicesindaco Rado Milic auspica un nuovo fondamentale passaggio: puntare al punto franco della Stazione di Prosecco, che acquisirebbe così una funzione retroportuale in grado di rilanciare l'intera area. «Potrebbe essere davvero il modo per ridare impulso ad un’area che sino a 30 anni fa dava da lavorare a centinaia e centinaia di persone», chiosa Milic. Per ora 70 posti posti di lavoro sino a pochi giorni fa in bilico sono salvi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo