«Se mi lasci ti ammazzo». Condannato

Un anno, quattro mesi e venti giorni a un cinquantatreenne che ha minacciato con il coltello la sua ex
20061011 - ROMA - CRO -VIOLENZA CONTRO LE DONNE FLAGELLO MONDIALE, RAPPORTO ONU. NELLA MAGGIOR PARTE DEGLI STATI NESSUNA LEGGE PUNISCE UOMINI. Immagine di una ragazza che intende rappresentare la violenza contro le donne. La violenza contro le donne e' un flagello mondiale che una su tre subisce almeno una volta nella vita, e in 192 stati tra quelli che fanno parte delle Nazioni Unite non esistono leggi che puniscano gli uomini protagonisti di tali violenze. Lo afferma un rapporto dell'Onu. FRANCO SILVI - ANSA - I52
20061011 - ROMA - CRO -VIOLENZA CONTRO LE DONNE FLAGELLO MONDIALE, RAPPORTO ONU. NELLA MAGGIOR PARTE DEGLI STATI NESSUNA LEGGE PUNISCE UOMINI. Immagine di una ragazza che intende rappresentare la violenza contro le donne. La violenza contro le donne e' un flagello mondiale che una su tre subisce almeno una volta nella vita, e in 192 stati tra quelli che fanno parte delle Nazioni Unite non esistono leggi che puniscano gli uomini protagonisti di tali violenze. Lo afferma un rapporto dell'Onu. FRANCO SILVI - ANSA - I52

«Se mi lasci ti ammazzo». Folle di gelosia, incapace di accettare l’abbandono, ha preso un coltello. E, dopo mesi di persecuzioni, ha minacciato di morte la sua ex.

Vincenzo Piccioli, 53 anni, accusato di minacce, ingiurie e maltrattamenti, è finito sotto processo. E ieri, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, è stato condannato alla pena di un anno, quattro mesi e venti giorni. A pronunciare la sentenza il giudice Luigi Dainotti che ha sostanzialmente accolto le richieste del pm Antonio Miggiani che aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi mentre il difensore Alberto Coslovich si era battuto per l’assoluzione.

La vicenda di stalking inizia nel 2012 e prosegue in una drammatica escalation come spesso succede in questi casi. Lo scorso luglio, al termine di una violenta lite, Piccoli perde la testa. E minaccia la sua compagna: «Ti ammazzo, ti ammazzo, se mi lasci. Tu hai degli amanti. Tu vai con gli altri e non stai con me», urla il cinquantatreenne. Poi brandisce un coltello e tenta di ferire la donna che, fortunatamente, riesce a fuggire. E a reagire. Si rivolge infatti ai carabinieri e chiede aiuto. È disperata. Non ce la fa più: «Fate qualcosa, non riesco più a vivere. Ho paura».

Quello del coltello, infatti, è solo la punta dell’iceberg. L’ultimo di una lunga serie di episodi che rendono la vita della vittima un incubo: quasi ogni settimana Piccioli offende sistematicamente la compagna con espressioni irripetibili.

Tutto questo, sostiene il pm Miggiani, ha causato nella donna un grave stato di ansia e paura che ha condizionato la sua vita quotidiana negli ultimi anni. E che ha progressivamente ingenerato nella vittima il timore fondato per la propria incolumità: la donna, rileva ancora il pm, è stata costretta a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita.

Precipitando all’inferno. Lo stesso inferno in cui, secondo l’Istat, vivono più di sette milioni di italiane, vittime di violenze fisiche e psicologiche da cui non riescono a sottrarsi.

In questo caso, come si diceva, il giudice ha accolto le istanze dell’accusa condannando lo stalker cinquantatreenne a un anno, quattro mesi e venti giorni. (c.b.)

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