Scoperto in Friuli un ragno di 215 milioni di anni fa
Eccezionale fossile di ragno trovato in Friuli. Si tratta di una specie triassica di migale risalente a 215 milioni di anni fa e finora sconosciuta. La straordinaria scoperta avvenuta pochi giorni fa vicino a Forni di Sopra. Le rocce di questa zona sono famose per i resti fossili di rettili, pesci, piante e crostacei ritrovati numerosi negli ultimi trent'anni. Il nuovo ragno, depositato ora al Museo Friulano di Storia Naturale del Comune di Udine, è stato denominato Friularachne rigoi dai paleontologi Fabio Dalla Vecchia dell'Institut Català de Paleontologia di Sabadell (Spagna) e collaboratore del museo udinese e Paul Selden dell'University of Kansas a Lawrence (Usa) in onore della regione dove è stato scoperto e del suo rinvenitore, Roberto Rigo.
Le migali, impropriamente note con il nome popolare di tarantole, sono tra i ragni più noti al grande pubblico a causa delle grandi dimensioni e della velenosità del morso di alcune di esse.
La storia evolutiva dei migalomorfi, il gruppo al quale le migali appartengono, è poco nota perché i resti fossili dei ragni sono estremamente rari. Si pensi che dei ragni vissuti nell'intervallo del tempo geologico chiamato Triassico (durato oltre 50 milioni di anni, da 252 a 201 milioni di anni fa) si conoscevano finora solo tre specie, una dalla Francia, una dalla Virginia (Usa) e una dal Sud Africa.
Tre specie alle quali ora, grazie alla straordinaria scoperta, si aggiunge quella friulana.
Lo studio di Rigo, pubblicato sulla rivista internazionale Acta Palaeontologica Polonica, ha rivelato che il ritrovamento è un migalomorfo, uno dei più antichi (secondo solo al francese Rosamygale grauvogeli, anch'esso vissuto nel Periodo Triassico). Ricorda il genere vivente Calommata e forse appartiene agli Atypoidea, il che estenderebbe indietro nel tempo la testimonianza fossile di questa superfamiglia di oltre 100 milioni di anni.
Friularachne era un ragno minuscolo, lungo meno di mezzo centimetro e con arti deambulatori sottili e di dimensioni subeguali, ma con appendici atte ad afferrare le prede (chiamati cheliceri) relativamente grandi, dirette in avanti e robuste, e altre appendici espanse alle estremità (chiamate pedipalpi) che indicano che si trattava di un maschio adulto. L'addome era ricoperto e protetto da un ampio scudo.
Questo ragno viveva nelle isole che emergevano dal basso mare tropicale che copriva il Friuli 215 milioni di anni fa ed era contemporaneo dei primi dinosauri, le cui tracce fossili sono state trovate nel vicino Parco delle Dolomiti friulane. Il fossile, come già ricordato, è ora depositato al Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.
Riproduzione riservata © Il Piccolo