Scontro armato a Kumanovo, 22 morti

Battaglia fra polizia e gruppo terroristico venuto dal Kosovo. Una trentina gli arrestati. La Nato invita tutte le parti alla calma
Una strada presidiata dagli agenti a Kumanovo
Una strada presidiata dagli agenti a Kumanovo

In Macedonia bandiere a mezz’asta per la morte di 8 poliziotti in uno scontro armato a Kumanovo, nel nord del paese al confine con Serbia e Kosovo. Il blitz, iniziato sabato all’alba e proseguito fino al primo pomeriggio di oggi, ha visto le forze dell’ordine macedoni impegnate contro «un gruppo terroristico venuto dal Kosovo». Secondo quanto indicato dal portavoce del ministero degli Interni, Ivo Kotevski, sono stati oltre 30 gli arresti nell’azione, che ha fatto anche 14 morti tra i “terroristi” e 37 feriti tra gli agenti. L’attacco - che ha fatto 22 morti in tutto - fa risalire la tensione in Macedonia, suscitando le preoccupazioni dei paesi della regione cui si è aggiunto il monito a tutte le parti in campo, da parte del segretario generale Nato Jens Steltenberg, a «mantenere la calma». Oggi le autorità di Belgrado hanno deciso il rafforzamento della presenza militare sul confine macedone e valutano la creazione di un «corpo separato per coordinare l'azione di tutte le strutture e forze di sicurezza nella zona». Tra sabato e domenica, 450 persone hanno lasciato la Macedonia per raggiungere la Serbia - ha detto il direttore della polizia serba Milorad Veljovi„ all’agenzia belgradese Tanjug - ma per ora non c’è rischio di un’esportazione del conflitto in Serbia.

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