Scende in campo anche il sindaco: Rovigno avrà i francobolli bilingui
ROVIGNO In Croazia l’utilizzo della lingua italiana è paritetico a livello regionale così come in numerose località nelle quali vive la componente nazionale italiana, soprattutto lungo la costa dell’Istria occidentale.
Ma sebbene normato, il bilinguismo non sempre nella pratica viene rispettato. E nella cornice di questo scenario, la Posta croata evidentemente non è andata troppo per il sottile nella pubblicazione di due nuovi francobolli dedicati al turismo croato, e in particolare a Rovigno. Della città infatti è stata riportata sulle vignette dei francobolli la dicitura della località nella sola lingua croata: Rovinj. Laddove la legge sulla denominazione dei territori, delle regioni, delle città e dei comuni stabilisce invece all’articolo 21, che la denominazione della città è “Grad Rovinj-Rovigno” (Città di Rovinj-Rovigno).
L’omissione non è passata inosservata agli occhi del sindaco Marko Paliaga - che peraltro è di etnia croata, non italiana - il quale ha deciso di scendere in campo inviando una richiesta di spiegazioni alla direzione dell’Ente postale nazionale. «Certamente siamo molto onorati che sui due nuovi francobolli sia raffigurata la nostra città - ha premesso nella missiva Paliaga, aggiungendo però che «il suo nome è riportato in maniera errata. Siamo convinti che non si sia trattato di un errore intenzionale, per cui vi saremmo molto grati - così il sindaco - qualora si potesse trovare il modo di rimediare, nel rispetto della Legge sulla denominazione dei territori e dello Statuto municipale».
Ieri stesso, comunque, di fronte all’evidenza la Posta croata ha fatto sapere che rimedierà all’errore emettendo il 25 giugno due nuovi francobolli che riporteranno la dicitura bilingue Rovinj – Rovigno: avranno una tiratura di 50.000 copie, la metà di quella dei francobolli monolingui entrati in commercio nella giornata di ieri. Sulle vignette dei due francobolli sono raffigurati rispettivamente una panoramica di Rovigno del valore facciale pari a 8,10 kune, e una veduta dell’Arco dei Balbi nel centro storico (3,10 kune).
La mossa di Paliaga era stata preceduta nei giorni scorsi da quella dell’ex senatore italiano Carlo Giovanardi, peraltro grande appassionato di francobolli, che aveva scritto all’ambasciatore croato segnalando a sua volta l’assenza della dicitura bilinguesulle vignette. Sul tema era intervenuta infine anche la dirigenza della Comunità degli Italiani di Rovigno, sollecitando in tempi rapidi una soluzione. Soluzione che ieri infine è stata annunciata da Zagabria. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo