Scatta la gara ufficiale per Porto vecchio di Trieste

Il Comune trova i contributi e avvia la caccia all’advisor. L’avviso sarà pubblicato la prossima settimana. Scelta entro l’anno
Il Porto Vecchio di Trieste
Il Porto Vecchio di Trieste

TRIESTE La caccia all’advisor chiamato a mettere a punto il miglior futuro possibile per Porto Vecchio è ufficialmente scattata. Ci sono ora pure i contributi, da 50mila euro ciascuno più Iva, di AcegasApsAmga e di Trieste Trasporti, per una base di gara da complessivi 170mila euro. L’obiettivo è individuare entro l’anno, spiega Roberto Cosolini, il consulente che supporterà Comune e Autorità portuale nell’impostazione, redazione, condivisione e approvazione del Piano strategico per la valorizzazione dell’area. La scelta finale, con il sindaco che già pensa al polo museale del mare come a una priorità, terrà conto in primis dell’aspetto qualitativo della proposta.

La partita è strategica. E quella dell’advisor una tappa «non troppo meno importante della firma per la sdemanializzazione». Nell’ultima giunta sono state approvate le convenzioni che concretizzano il rinforzo chiesto alle due partecipate più importanti. I complessivi 100mila euro di AcegasApsAmga e Trieste Trasporti si aggiungono ai 70mila già resi disponibili dall’Autorità portuale e l’amministrazione comunale può ora avviare la procedura.

L’avviso che verrà pubblicato la prossima settimana aprirà una fase a due step. Per una quindicina di giorni, e dunque nella seconda metà di ottobre, il Comune raccoglierà le manifestazioni d’interesse. A farsi avanti saranno società di progettazione e consulenza strategica che dovranno dimostrare il possesso di alcuni requisiti chiave: un fatturato «significativo» nell’ultimo triennio per progetti strategici, immobiliari e logistici, oltre che per incarichi di advisoring per trasformazioni urbane o riqualificazione di siti dismessi, e un curriculum che contenga negli ultimi cinque anni almeno due lavori di riconversione di aree urbane o portuali. Nell’avviso di gara si richiederanno inoltre professionalità di programmazione strategica, pianificazione urbana, analisi di mercati immobiliari internazionali, valutazioni d’impatto e del contesto socio-economico.

Il Porto vecchio di Trieste prepara la rivoluzione d’ottobre
Il Porto Vecchio di Trieste

«Sarà una selezione molto attenta – precisa Cosolini –. Puntiamo a una partecipazione di soggetti di grande affidabilità nazionale e internazionale». A novembre inizierà quindi la gara vera e propria «con le regole dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma una valutazione complessiva che ci vedrà esaminare in particolare la qualità del dossier: dalle precedenti esperienze alla stesura del progetto, fino alle concrete modalità con le quali il soggetto intende collaborare».

Una volta assegnato l’incarico (il sindaco assicura che ci si arriverà entro l’anno), il vincitore dovrà interagire con il Comune per stendere un Piano strategico «che inevitabilmente conterrà alcune idee di fondo già emerse dalle storie di pianificazione urbana su Porto Vecchio: dagli insediamenti scientifici alle marine per i megayacht, dai servizi di interesse pubblico alle attività turistiche». Cosolini non dimentica il polo museale del mare, «infrastruttura di interesse pubblico che potrebbe trovare una collocazione ottimale. Nessun altro avrebbe un contenitore simile in Italia, credo si tratti di una priorità».

Più in generale la capacità che dovrà dimostrare l’advisor «sarà di adeguarsi alle potenzialità del sito, senza farsi mettere in difficoltà dalle criticità». La principale? «Porto Vecchio è un’area estremamente grande in una città di poco più di 200mila abitanti. Dev’essere chiaro che Trieste non è Barcellona, Buenos Aires o Città del Capo. Di qui l’opportunità di un ampio dialogo che consenta di definire condizioni, insediamenti, bacino di attrattività». Il sindaco, che annuncia fasi di incontro, scambio e ascolto con i portatori di interesse di Trieste, in risposta alle critiche di Italia Nostra sull’affidamento a un advisor esterno delle decisioni essenziali per lo sviluppo di Porto Vecchio, garantisce infine che «gli aspetti paesaggistici saranno sicuramente determinanti nel progetto» e che «il processo sarà assolutamente partecipativo», ma sottolinea che «si devono costruire concrete possibilità di ritorno di un simile investimento».

L’advisor dunque «è scelta mirata». Il tutto nel quadro della trasparenza: «Contemporaneamente all’avvio della gara, nel sito di Rete Civica comparirà uno spazio specifico su Porto Vecchio. I cittadini vi troveranno i materiali e le notizie, gli avvisi e i documenti, ma potranno anche interagire e portare le loro proposte».

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