Scatta il restyling della facciata del duomo di Muggia

L’ impalcatura annuncia l’atteso recupero del monumento, aggredito da infiltrazioni d’acqua ed erbacce nelle fessure

MUGGIA Quel gioiello artistico che è la facciata del duomo di Muggia, uno dei monumenti più rappresentativi dello stile tardo gotico del XV secolo dell’intera area, da qualche giorno è celato da una serie di impalcature necessarie per procedere con alcuni lavori di ripulitura e manutenzione. «Lo stato di conservazione della facciata – spiega don Andrea Destradi, parroco del duomo del centro di Muggia e della basilica di Muggia vecchia e dunque di tutta la comunità rivierasca – non è ottimale e alcuni interventi urgenti di manutenzione si sono resi necessari per risolvere il problema delle infiltrazioni d’acqua e per tappare le fughe tra le pietre, in cui sempre più spesso germoglia la parietaria che deturpa la facciata». Ma non è solo una questione squisitamente estetica: «Quel che preoccupa di più – sempre per don Destradi – è che l’acqua possa causare il distacco di alcune parti della facciata oltre che danneggiare la controfacciata e alcune travi della capriata».

È un problema, questo, che si trascina da diverso tempo. Nella primavera del 2019 il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Muggia Francesco Bussani aveva incontrato l’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti per supportare la richiesta della parrocchia di ottenere un finanziamento per l’impermeabilizzazione della facciata. Ora pare che finalmente i fondi regionali per intervenire almeno sulla facciata, e all’interno dell’edificio religioso sulla cappellina del Santissimo, siano arrivati, «ancorché insufficienti – sottolinea il parroco – per coprire interamente le spesa d’intervento».

L’importo dei lavori preventivato dalla Giem Srl di Trieste ammonta a 50.900 euro al netto dell’Iva, e il contributo regionale è pari a 45 mila euro. »La restante parte – rileva don Destradi – sarà a carico della parrocchia, che comunque ha fondi a disposizione molto scarsi, soprattutto ora in questa fase pandemica». Ma almeno si parte: “Mi fa piacere – così Bussani – che la Regione abbia deciso di contribuire alla risoluzione del problema. Il duomo è un patrimonio di tutta la città e va salvaguardato. Sono felice che le nostre richieste siano state ascoltate». I lavori, dopo la preparazione dei ponteggi, consisteranno nell’idrolavaggio delle superfici lapidee, nel diserbo delle aree colpite dalla parietaria, nella verifica degli elementi lapidei e nel loro consolidamento, nella sigillatura delle fughe e nella stuccatura delle lacune, nella sistemazione della copertura in prossimità della facciata, attraverso lo smontaggio di parte dei coppi, nell’installazione di una scossalina e nel successivo rimontaggio, nella verifica dello stato di conservazione della prima trave lignea e, infine, nella pulitura di gronda e pluviali. Quanto all’intervento alla cappellina del Santissimo si procederà alla ridipintura, alla pulitura dell’altare in marmo e a quella, superficiale, del dipinto posizionato sullo stesso. «Il duomo come gli altri edifici religiosi storici della città – ha conclude don Destradi – vanno preservati in quanto segno della crescita di una comunità storicamente importante come quella muggesana. Per far sì che questo accada occorre far rete per trovare tutte le risorse necessarie».—


 

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