Saldi invernali, bene l’affluenza a Trieste. Ma per ora non c’è il boom
Esordio con folla già dal mattino nei negozi: sconti fino al 70% Primo bilancio dei titolari: «Molti guardano e non comprano»

Partiti i saldi a Trieste (Bruni)
Partono i saldi a Trieste, strade piene in centro
Adesivi colorati ad altezza d’uomo, scritte sgargianti sulle vetrine, enormi cartelli posti un po’ dappertutto. Sono iniziati i saldi invernali, caratterizzati anche in questa stagione da percentuali di ribassi fin da subito elevate. Quasi ovunque, infatti, la merce in vendita è già ribassata di almeno il 30% e non sono pochi i negozi che puntano fin dal primo giorno al 70%.
Particolarmente vivace il movimento negli esercizi commerciali del centro, complice l’ancora nutrita presenza di turisti nelle vie cittadine. C’è pertanto da immaginare che anche oggi e domani, ultime giornate festive del periodo natalizio nelle quali molti negozi rimarranno aperti, il trend registrato in questo primo giorno di saldi dia ulteriori soddisfazioni ai commercianti.
Bocche cucite ieri nei negozi, ma non solo perché è troppo presto per tracciare un bilancio delle vendite avvenute, ma anche a causa dell’elevato numero di clienti che in alcuni casi impediva agli stessi commercianti di poter materialmente fare il punto della situazione.
Già al mattino il via vai è stato discreto, abbassatosi nel primo pomeriggio, per poi riprendere vigoroso prima dell’ora dell’aperitivo. «Molti triestini sono ancora in vacanza – spiega una commessa – però direi che oggi vengono almeno in parte compensati dalla componente turistica». «Molti guardano e non comprano – sottolinea dispiaciuta – d’altra parte va tenuto in considerazione che non sono passati molti giorni dal Natale, magari c’è chi aspetta per spendere di nuovo, ma siamo fiduciosi, c’è ancora tempo e oggi, complice la bella giornata, ho avuto impressioni positive. Certamente dovremo attendere qualche giorno per capire meglio come va».
Considerazioni simili si sono riscontrate anche in altri punti vendita. Fra chi ha deciso di approfittare della prima giornata di sconti, le persone che avevano adocchiato alcuni capi nel classico giro delle vetrine prenatalizio, per poi tornare al primo giorno di saldi, quando le taglie non mancano e la merce è ancora abbondante. «Ho comprato un paio di stivaletti – spiega Giada – che avevo visto in vetrina nei giorni scorsi. Stamattina sono andata a vedere se c’erano e li ho trovati al 30% in meno». «Autentico ribasso? Fortunatamente sì – spiega ancora la giovane e bionda acquirente – perché il prezzo originario corrisponde quello che avevo visto». Alessandro invece ha un’altra tattica. «Oggi guardo per rendermi conto di cosa potrei prendere – spiega – per poi ripassare nei prossimi giorni». Il budget varia di tasca in tasca, c’è chi non può superare i 50 euro e chi, invece, può permettersi di arrivare anche al mezzo migliaio di euro.
Gli sconti però non riguardano solamente il vestiario, ma anche libri, prodotti per la casa, gioielli, bigiotteria, attrezzature sportive, giocattoli, arredi, profumi ed anche elettronica. Il volantino di una nota catena di elettrodomestici delle Torri mostra un catalogo di televisori, pc e tablet scontati fra il 40 e il 60%. La maggior parte degli esercizi commerciali ha scelto di puntare sul 50%, ma c’è anche chi si attesta per il momento su un più prudente 30%, per aumentare la percentuale in progressione nelle prossime settimane, e chi invece preferisce subito piazzare quanta più merce possibile.
I saldi, iniziati ieri, proseguiranno ufficialmente fino al 31 marzo. C’è da credere, però, che se il trend dell’affluenza proseguirà con i ritmi di questo primo giorno, molto presto i capi a prezzo ribassato spariranno dagli scaffali dei negozi ben prima dell’ultimo giorno fissato per legge per le offerte. —
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