Rossetti, Cda in stallo sul nuovo direttore
Il leghista Pastor insiste per Preziosi bloccando Lazzareschi, il favorito del presidente Granbassi. Fi e Fdi per De Fusco
Francesco Granbassi
TRIESTE Doveva essere il giorno dell’accordo, ma anche ieri il Consiglio d’amministrazione del Teatro Rossetti ha rinviato la decisione sul nuovo direttore, non essendoci intesa sul sostituto di Franco Però. Le acque in casa Lega sono agitate: l’assessore ai Teatri Serena Tonel ha espresso la preferenza per l’attore Luca Lazzareschi, fatta subito propria dal presidente del Politeama Francesco Granbassi, ma non dal rappresentante del Carroccio in Cda Federico Pastor, che spinge per Alessandro Preziosi, in disaccordo col suo partito.
Complice un’indisposizione di Granbassi, il Cda previsto per ieri è stato spostato alla prossima settimana. Ai tempi delle teleconferenze, è però la mancanza della quadra ad aver richiesto il rinvio. Il Comune esprime il presidente del teatro, il sindaco Roberto Dipiazza dice di aver «delegato le questioni del Rossetti interamente all’assessore Tonel, che è una garanzia». La leghista vicina al governatore Massimiliano Fedriga ha voluto la nomina di Granbassi a presidente, ma non riesce a far passare il nome di Lazzareschi, che ha la piena preferenza del solo Granbassi: la consigliera Tiziana Sandrinelli (espressione della Camera di commercio) attende la politica prima di pronunciarsi, visto che Piero Geremia (Forza Italia) e Nicole Matteoni (Fratelli d’Italia) sono per il regista Luca De Fusco.
L’inghippo nasce nel Carroccio. Pastor gradisce Preziosi e tiene il punto. L’avvocato ha esordito nella Lega in occasione delle regionali, non riuscendo eletto per un centinaio di preferenze. Dopo il trionfo del partito e l’ampia messe di poltrone da distribuire negli enti di nomina, aspirava alla presidenza dell’Ater ma si è ritrovato catapultato ad amministrare un teatro (con un incarico a zero euro). Il sostegno a Preziosi è insomma un misto tra convinzione per il curriculum dell’attore legato a Trieste e una puntura di spillo verso la Lega, tanto che più di qualcuno descrive un Pastor deluso e tentato di avvicinarsi a Fdi.
Il segretario provinciale del Carroccio Pierpaolo Roberti si tiene distante dai guai: «Segue tutto Serena Tonel», che non risponde per un giorno intero al telefono e che dovrà usare questi giorni per sciogliere il nodo, convincendo Pastor o cambiando candidato.
Il Cda si era ripromesso di arrivare alla designazione senza le interferenze della politica e con una scelta condivisa. Ma il nome di Lazzareschi ha il sostegno pieno solo di Granbassi e una mezza disponibilità della consigliera Sandrinelli. De Fusco gode dell’appoggio di Geremia e Matteoni. Se pure Pastor si convincesse, c’è da credere che i candidati alla direzione stiano gradendo poco il balletto attorno ai propri nomi e la possibilità di insediarsi con un Cda che sembra orientato a dividersi 3-2 sul voto finale o addirittura a rimanere impantanato in un surreale 2-2-1.
Non si capisce perché il centrodestra si sia incastrato sulla nomina del direttore del teatro. La questione pare interessare pochissimo alle segreterie politiche, né i cinque papabili (scelti dopo la selezione di 35 candidature) hanno storie che in qualche modo li avvicinino a Lega, Fdi e Fi. Lazzareschi si è anzi candidato alle comunali di Pietrasanta con una lista civica vicina al Pd.—
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