Roma accelera sul futuro del Prosecco

L’annuncio del viceministro all’Agricoltura Olivero: «Pronti a convocare il tavolo sulla Doc». Svolta vicina per il caso Terrano
Filari di viti sul Carso triestino
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TRIESTE. L’annuncio di un nuovo tavolo di lavoro per il protocollo del Prosecco Doc, la Dop transfrontaliera del Terrano a breve a Bruxelles e la prossima convocazione di un Osservatorio a cui presentare la bozza delle caratteristiche della legge sull’agricoltura sociale, approvata lo scorso agosto: tre notizie importanti per il territorio regionale e nazionale annunciate ieri a Trieste dal viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero, che ha partecipato al convegno “Lo sviluppo dell’agricoltura sociale nella Regione Fvg: risorse, vincoli, responsabilità”, organizzato da Interland, il consorzio per l’integrazione e il lavoro, assieme a numerosi partner tra cui anche l’Azienda sanitaria e i Comuni di Muggia e San Dorligo e il patrocinio del Comune di Trieste.

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Filari di viti sul Carso triestino

«Siamo disposti a riconvocare il tavolo ma oggi, più che andare a rinnovare il protocollo del Prosecco Doc - ha spiegato Olivero -, dobbiamo rivederne le logiche, perché è giusto che questo territorio abbia un riconoscimento». Un protocollo, quello del Prosecco Doc, sempre più attuale, soprattutto perché «c’è una crescita quantitativa e una richiesta notevole del prodotto». Soddisfazione per i risultati, però c’è un ma: le prospettive. «Bisogna pensare anche a quale sia la ricaduta nei decenni a venire». Sì all’allargamento quindi della produzione di Prosecco in questo territorio, ma «dobbiamo fare un ragionamento un po’ più sofisticato - mette sull’attenti Olivero -, perché non vorrei che abbandonando alcuni vitigni di grandissimo pregio per produrre Prosecco in quantità superiore mettessimo a rischio le vostre specificità».

E le promesse riguardanti un Piano di sviluppo agricolo del Carso in cambio della concessione della denominazione geografica Prosecco a tutela del prodotto italiano? «Sempre in questa logica l’assessore regionale Shaurli - ha risposto il viceministro - ci ha posto alcune questioni, soprattutto in relazione a quei terreni che erano del demanio militare e sui quali si potrebbero fare opere di bonifica per incrementare le aree produttive».

Novità anche sul Terrano appunto, per cui la scorsa settimana Olivero ha incontrato il ministro sloveno: «Ci siamo intesi e quindi Italia e Slovenia nelle prossime settimane proporranno all’Unione europea questa Dop transfrontaliera». Tanti i protagonisti ieri al Mib tra cui, oltre agli esponenti del settore, l’assessore comunale alle Politiche sociali Laura Famulari e l’assessore alla Pianificazione urbana Elena Marchigiani, la senatrice Pd Laura Fasiolo e il deputato Pd Giorgio Zanin, arrivati con Olivero per fare il punto sulle misure esistenti a favore dell’agricoltura sociale, per cui la legge nazionale ha quasi tutti i dettagli pronti. «Un percorso multidisciplinare, quello dell’agricoltura sociale - ha specificato l’assessore Shaurli -, che è un vantaggio competitivo assoluto da mantenere e rafforzare a vantaggio dell’agricoltura stessa e non solo per la dimensione produttiva».

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