Rallenta lo sbarco dell’Ikea a Lubiana
Investire in Slovenia non è facile. Neppure per un colosso come la svedese Ikea. Il progetto del megastore da costruire a Lubiana, infatti, sembra essersi impaludato a causa delle difficoltà che l’investitore scandinavo sta riscontrando per l’acquisizione dell’area al punto che i contratti che avrebbero dovuto essere sottoscritti a luglio restano lettera morta e nulla riguardo sembra sia stato trattato nell’ultimo cda della società svedese svoltosi sempre a luglio. Su tutto è calata una preoccupante omertà. L’unica voce “certificata” è quella del pr manager dell’Ikea per l’Europa sudorientale - che oltre la Slovenia comprende anche Croazia, Romania e Serbia - Igor Štefanac che al quotidiano lubianese Delo ha dichiarato che «l’Ikea intende sempre investire in Slovenia con l’apertura di un punto vendita a Lubiana dove stiamo cercando di reperire l’area necessaria». «Non ci sono trattative e non è stato firmato alcun documento a riguardo - precisa - e non abbiamo ulteriori informazioni».
Fino ad oggi era dato per certo che l’Ikea avrebbe costruito il suo megastore nell’area a fianco del centro commerciale Btc, dietro il cosiddetto palazzo di cristallo, una zona non lontana dal centro e ben servita dai mezzi pubblici. La location era stata confermata dal sindaco di Lubiana, Zoran Jankovi„ il quale peraltro aveva detto che il Comune della capitale aveva offerto più opzioni al colosso svedese,e dal presidente del cda del Btc, Jože Mermal il quale ha fatto da asse di collegamento tra gli acquirenti Ikea e i proprietari dei terreni tra cui c’è anche la Triglav assicurazioni la quale, attraverso la sua controllata Gradis Ipgi detiene gli 80mila ettari su cui sorgerebbe il nuovo megastore. E se all’Ikea non dicono quasi nulla alla Triglav il silenzio è una consegna inviolabile. No comment dunque su trattative in corso o accordi raggiunti (si parla di una affare per la Triglav da 20 milioni di euro).
L’investimento complessivo dell’Ikea a Lubiana sarà di 50 milioni di euro, darà lavoro a 300 persone escluso l’indotto. Quello svedese poi è un marchio molto amato dagli sloveni che nei megastore del gruppo attivi a Villesse e in Austria hanno già speso qualcosa come 70 milioni di euro. E l’interesse di Ikea per la Slovenia è datato già dal 1995. Nei piani svedesi lo store di Lubiana dovrebbe aprire i battenti nel 2016. Ma anche qui l’Ikea resta prudente. «Non ce la sentiamo di promettere l’apertura nel 2016 memori anche dell’esperienza in Croazia dove abbiamo acquistato i terreni nel 2008 e dovevamo aprire il punto vendita nel 2011. Orbene lo inaugureremo solo il prossimo 21 agosto».
Dunque se per la Slovenia regna ancora incertezza per la Croazia il megastore Ikea è cosa fatta. Fanfare e taglio del nastro il 21 agosto, come detto, a Rugvica, a 16 chilometri dal centro della capitale Zagabria a fianco dell’autostrada verso la Slavonia e che si estende su 423mila metri quadrati per un investimento complessivo di 100 milioni di euro e la creazione di 300 posti di lavoro. Ikea, poi, sempre fedele alla sua tradizione commerciale ha affiancato al centro vendita una sala giochi per bambini e un ristorante con circa 500 posti che servirà ovviamente e rigorosamente cibi svedesi. Nel primo anno di attività i manager della società svedese prevedono un afflusso di circa 3 milioni di visitatori.
Vista la crisi socio-economica croata a presentarsi alle selezioni per l'assunzione a Ikea sono giunti più di 8.600 candidati con le domande di assunzione giunte però non solo dalla Croazia ma anche dalla Bosnia-Erzegovina, dalla Germania, dalla Slovenia, dall'Austria e dall'Italia. L'età media dei candidati è di 33 anni mentre il rapporto tra uomini e donne è di 65 a 35 per cento.
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