Prosciutti sofisticati, ai domiciliari Stefano Fantinel

L'ex presidente della Triestina, che mandò in rovina per lunghi ahhi l'alabarda, coinvolto nell'indagine che ha portato all'arresto suo e di altre sette persone. Diversi i reati ipotizzati: associazione per delinquere finalizzata alla frode nel commercio, falso, contraffazione dei marchi e truffa ai danni dell’Ue
Lasorte Trieste 10/02/07 - Triestina Treviso - Stefano e Marco Fantinel
Lasorte Trieste 10/02/07 - Triestina Treviso - Stefano e Marco Fantinel

UDINE Un’operazione dei Nas di Udine contro la contraffazione di prodotti alimentari ha portato questa mattina, venerdì 28 luglio, otto persone gli arresti domiciliari. L’indagine è partita lo scorso febbraio e riguarda l’origine delle materie prime con cui si producono i prosciutti Dop: il sospetto degli inquirenti è che alcune imprese abbiano utilizzato suini non ammessi dal disciplinare di produzione, ovvero senza le caratteristiche di qualità e tipicità richieste per produrre prosciutti che si possano fregiare della Denominazione di origine protetta.

Agli arresti sono finiti imprenditori, produttori, liberi professionisti e titolari di macelli tra le province di Udine (5) e Pordenone (3). Sono: Stefano Fantinel di San Daniele; Carlo Venturini di Gemona, Michele Pittis di Codroipo, Loris Pantarotto di Morsano al Tagliamento, Elena Pitton di Zoppola, Sergio Zuccolo di Varmo, Renzo Cinausero di San Martino al Tagliamento, Aurelio Lino Grassi di Campoformido.

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