Porti italiani in discesa, ma Trieste è l'unico scalo a chiudere l'anno in positivo sui container
TRIESTE I porti di Trieste e Monfalcone nel 2020 hanno sofferto la crisi dei traffici causata alla pandemia ma hanno tenuto bene le posizioni (-13,6% pari a 57,09 milioni di tonnellate di merci movimentate). Un dato in linea con il trend nazionale tuttavia quello giuliano è l’unico scalo in Italia a chiudere l’anno con il segno positivo per quanto riguarda la movimentazione container. È quanto registra Assoporti, l'associazione nazionale delle port authority italiane, nelle sue statistiche ufficiali sui traffici di merci imbarcate e sbarcate negli scali italiani nell'anno appena trascorso. Complessivamente, gli scali portuali italiani nel 2020 hanno movimentato 441,88 milioni di tonnellate di merci, in calo del 10,7% rispetto ai 495,08 milioni del 2019. I dati Assoporti mostrano un quadro molto articolato per quanto riguarda le varie tendenze di traffico negli scali italiani.
Tra i porti con maggiore movimentazioni, quelli ricadenti sotto l'Autorità del Mar Ligure Occidentale (Genova, Savona e Vado Ligure), che hanno visto un calo del 14,5% nelle merci imbarcate e sbarcate. Gli scali facenti capo all’Autorità del Mar Adriatico Orientale, con Trieste e Monfalcone pur soffrendo hanno tenuto bene le posizioni grazie anche al vantaggio di un traffico container in pieno recupero.
Per ciò che riguarda i traffici containerizzati (espressi in Teu, l’unità di misura dei container) nel 2020 sono state complessivamente 114.304.778 le tonnellate di merci varie imbarcate e sbarcate nei porti italiani, un valore in crescita del 2,7% rispetto al 2019. Un dato positivo nonostante un anno di grande flessione per l'economia italiana dovuto alla pandemia da Covid-19. Trattasi però di un dato “drogato” dai container trasbordati nel porto di Gioia Tauro, dove il transhipment pesa praticamente per il 100% delle movimentazioni. Ad eccezione del porto calabrese, infatti, è Trieste l’unico scalo italiano a registrare un aumento - seppur contenuto - dei traffici (+1,8%) rispetto al 2019. Tutti in calo invece, in alcuni casi anche a doppia cifra percentuale, i movimenti negli altri porti della penisola. A guidare il ranking c’è sempre Genova con 2.068.046 Teu (-10%) a cui si aggiungono altri 145.087 di Vado Ligure; il porto del capoluogo ligure è seguito da La Spezia con 1.104.335 (-13%), poi Napoli 634.191 (-5%), a seguire Venezia 529.064 (-10%), Livorno 513.399 (-15%), Trieste 494.329 (+1,8%), Salerno 365.745 (-8,8%), Ancona 158.677 (-9,9%) e infine Ravenna 192.523 (-11%).
Per quanto riguarda, infine, la classifica dei movimenti complessivi di merci nei singoli scali, Trieste si posiziona ancora sul podio, con 9,2 milioni di tonnellate movimentate nell’arco del 2020, subito dietro a La Spezia con 13,3 milioni di merci spostate. A guidare la classifica c’è ancora il porto di Genova con i suoi 24,7 milioni di tonnellate. Lo scalo giuliano deve però guardarsi le spalle da Livorno: lo scalo labronico tallona Trieste con 9,1 milioni di tonnellate di merci imbarcate e sbarcate. A seguire Napoli con 6,7 milioni, Venezia con 5,7 milioni e Salerno con 5,1. —
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