Picchione: «Città ferma per colpa mia? Una campagna denigratoria»
Pronto, dottoressa Picchione?
Sì... chi parla?
Sono un giornalista del Piccolo....
Scusi, non sento bene...
Sono un giornalista del Piccolo, volevamo sapere come replica alle accuse dei costruttori e dell’amministrazione comunale. Sostengono che lei stia bloccando ogni progetto, che a Trieste è tutto fermo....
E chi lo dice?
Sempre i costruttori e il Comune...
Ma a quale domanda devo rispondere?
A questa. Come replica alle accuse?
La situazione è molto chiara. Tutto quello che viene detto e scritto sul mio conto e sul mio operato non corrisponde al vero.
Ah, no?
No. Pensi che la percentuale delle pratiche licenziate con parere favorevole è superiore al 95 per cento. Prima del mio arrivo eravamo fermi al 5%, in quattro mesi abbiamo fatto un grande lavoro. Dal lunedì al venerdì mi fermo in ufficio anche fino alle 21.
Davvero?
I dati che le ho appena comunicato sono inconfutabili, non so perché nessuno si sia preso la briga di chiamarmi prima che uscissero tutti quegli articoli diffamatori.
Veramente noi l’abbiamo cercata anche nei giorni scorsi per una replica ma lei non si è fatta trovare. Il cellulare, con numero da lei stessa fornito, risultava inaccessibile.
Impossibile, certo che se mi cercate in Soprintendenza di venerdì alle 19 sarà difficile trovarmi.
Scusi, ma non lavorava fino alle 21?
Sì ma non al venerdì e comunque sono sempre reperibile al cellulare. È sempre aperto, come vede rispondo a tutti a qualsiasi ora...
Non ci risulta, noi l’abbiamo cercata nei giorni scorsi...
Adesso ho risposto. Ma non si preoccupi, querelerò il giornale e tutti quelli che nei vostri articoli mi hanno diffamato. Sono state dette tante falsità.
Mi permetta, dottoressa Picchione, ma l’Ance sostiene che in regione sono fermi lavori per 500 milioni...
Non è così, questo lo dicono i costruttori. La realtà è che sono vittima di un meccanismo di fandonie. Ma ripeto, querelo tutti.
E con i ricorsi del Comune nei confronti dei suoi provvedimenti come la mettiamo? Anche l’amministrazione si lamenta...
Ah sì? Eppure ho qui davanti l’agenda. Non ho mai negato un appuntamento agli assessori e ai funzionari pubblici. L’assessore Dapretto, per esempio, l’ho sempre ricevuto.
Bene, verificheremo...
Faccia pure.
Ma allora chi sostiene che un sacco di pratiche sono ferme o vengono respinte si inventa tutto?
Guardi, con quei pochi funzionari che ho a disposizione facciamo il possibile e anche di più. Come le dicevo lavoriamo fino a tarda sera. Sono molto amareggiata perchè io credo nel rapporto con le istituzioni, non è giusto attaccarmi in questa maniera.
Allora, dottoressa, secondo lei alla Soprintendenza ai Beni architettonici non ci sono problemi...
Io ricevo tutti, compatibilmente alle esigenze d’ufficio. Non posso fermare tutti gli altri miei lavori per dedicarmi al ricevimento. Se si vuole questo...
Abbia pazienza, ma perfino il suo capo, il direttore generale dei Beni culturali Giangiacomo Martines l’ha censurata ammettendo che il “contenzioso è a livelli patologici” e che avvierà una approfondita indagine. Parole sue... È allora sempre convinta che non ci siano problemi tra la città e la Soprintendenza?
Dubito che abbia detto questo.
Come, scusi?
Dubito che l’abbia detto e se l’ha detto dovrà dirlo a me.
Non ne avete mai parlato?
Mai.
Allora secondo lei non ci sono problemi. Grazie dottoressa, buonasera...
Buonasera e guardate che vi querelo.
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