Pace fatta sul prosciutto istriano

Accordo tra Slovenia e Croazia. La certificazione dop non conterrà l’indicazione dello Stato d’origine
Un invitante tagliere di prosciutto istriano
Un invitante tagliere di prosciutto istriano

Fanno la guerra del golfo (di Pirano) e del terrano, ma attorno a uno squisito piatto di prosciutto istriano hanno messo al bando i bellicosi propositi e ora fumano il calumet della pace.Eh sì, Lubiana e Zagabria hanno finalmente raggiunto l'accordo sulla denominazione d'origine del prosciutto istriano che per la prima volta tiene conto del territorio mettendo in secondo piano l'appartenenza statale.

La bella notizia è stata data in conferenza stampa a Dignano dal Presidente della regione istriana Valter Flego, dall'assessore regionale all'Agricoltura e pesca Milan Antolovic e dal Presidente dell'Associazione dei produttori del prosciutto istriano Milan Bursic. Il prosciutto istriano ha spiegato Flego, si ricava da una tecnologia propria di questo territorio ripartito tra tre stati, che verrà timbrato con un marchio a caldo unico. Riporterà la dicitura in croato e in sloveno “Istarski prsut-istrski prsut”. In poche parole ha avuto un epilogo pacifico il ricorso presentato dalla Slovenia nel 2012 alla richiesta croata di registrare il Prosciutto istriano all'Unione Europea.

L'accordo, ha proseguito Flego, permetterà ai produttori istriani al di qua e al di là del confine di unire gli sforzi nella promozione del prodotto comune e di conquistare insieme nuovi spazi di mercato. Ma non solo, avranno cosi maggiori possibilità di ottenere mezzi finanziari dai fondi strutturali dell'Unione Europea finalizzati all'incremento della produzione.

Molto soddisfatto anche l'assessore Antolovic. Il modello adottato per il prosciutto, ha spiegato, si potrà ora applicare per il miele, la grappa, le salsicce, la pancetta, e il Terrano che finora è stato il pomo della discordia.
Tornando all'accordo sul prosciutto, esso verrà ora inoltrato ai competenti organi dell'Unione Europea per la registrazione definitiva, dopodichè diventerà operativo. Intanto ad Antignana, nel cuore dell'Istria, questa sera calerà il sipario sull'ottavo Festival internazionale del prosciutto al quale hanno aderito 37 espositori tra cui i 12 prosciuttifici istriani.

E c'era grande attesa per il responso della giuria composta da 15 membri. Ebbene nella categoria del prosciutto istriano ha vinto il locale prosciuttificio Antolovic, in quella del prosciutto affumicato con cotenna, il prosciuttificio Mrki di Traù in Dalmazia. Sono state assegnate anche medaglie d'oro e d'argento. Quelle d'oro per il prosciutto istriano sono andate ai prosciuttifici Milohanic di Antignana, Pisinium di Pisino e Tomaso di San Lorenzo del Pasenatico. Per l'affumicato con cotenna l'oro è andato ai prosciuttifici Lukin di Zara e Kulina di Novo selo presso Metkovic. Nella categoria del prosciutto non affumicato con cotenna, la medaglia d'oro è andata al prosciutto spagnolo jamon iberico di Jerez de Los Caballeros.
 

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