Ore contate per la mascherina all’aperto: Fedriga pensa all’abolizione dell’obbligo in Fvg

In Veneto non ci si dovrà più coprire per forza naso e bocca già a partire da lunedì 1° giugno. Il Fvg potrebbe seguirne l’esempio a partire dal 4. La decisione dovrebbe arrivare tra martedì e mercoledì
Al bar con la mascherina
Al bar con la mascherina

TRIESTE Luca Zaia lo ha già deciso: da domani in Veneto non ci sarà più l’obbligo di mascherina all’aperto. Massimiliano Fedriga potrebbe seguire la stessa strada nell’ordinanza che decorrerà da giovedì 4 giugno e sarà firmata tra martedì 2 e mercoledì 3, giorno di scadenza della normativa in vigore, l’ordinanza 14.

Non c’è ancora l’ufficialità, ma il governatore ha aperto un ragionamento con gli esperti del Servizio sanitario che lo affiancano nelle scelte per la salute dei cittadini e non è escluso che l’uso di mascherine o comunque di una copertura per naso e bocca possa essere limitato, anche in Friuli Venezia Giulia, ai luoghi chiusi aperti al pubblico e all’esterno, quando non sia possibile garantire la distanza di sicurezza tra i non conviventi.

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La mascherina addosso è diventata una delle immagini simbolo della pandemia. Abbiamo iniziato a vederle in tv alle prime notizie della diffusione del coronavirus a Wuhan e ci siamo poi abituati all’utilizzo quotidiano quando l’emergenza è entrata anche in casa nostra. Eppure, quel tipo di protezione è stato argomento non poco controverso.

Se per molti medici e scienziati le mascherine, pure quelle “improvvisate”, possono contenere la trasmissione delle goccioline di saliva, e dunque la diffusione del contagio, dal’Oms, e di conseguenza dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità, si è più volte precisato che a poter trarre beneficio sono operatori sanitari, persone addette a servizi pubblici essenziali, forze dell’ordine, ma che per la maggior parte della popolazione la precauzione più importante rimane quella del distanziamento.

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Insomma, mascherine sì, no, forse. Fatto sta che, a macchia di leopardo, alcune Regioni hanno imposto la protezione delle vie aeree. In Fvg l’obbligo, che era già stato dettato per entrare nei negozi di generi alimentari o per salire su un mezzo di trasporto pubblico o su un taxi, è scattato con l’ordinanza del 13 aprile, il lunedì di Pasquetta. La possibile novità sulle mascherine si aggiunge ora a un quadro definito per quel che riguarda il resto dei contenuti dell’ordinanza sul tavolo del governatore.

È confermata infatti la linea della riapertura di tutto quello (o quasi, le discoteche resteranno ancora per un po’ in pausa) che si è tenuto chiuso più a lungo per ridurre quanto possibile il rischio contagio. E dunque finisce il “lockdown” anche per cinema, teatri, sagre (per quanto sarà molto complicato riuscire a organizzarne qualcuna prima di agosto), fiere, spettacoli, ma anche per piscine termali, spa, parchi divertimento, rifugi alpini, autonoleggi, circoli estivi e ricreativi.

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Le modalità della ripartenza sono contenute nelle linee guida condivise tra le Regioni: dal distanziamento sociale all’obbligo di prenotazione, dal rilevamento della temperatura all’igienizzazione delle mani. Non mancano i paletti sulle presenze: per gli spettacoli al chiuso massimo 200 persone, per quelli all’aperto 1000. –

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