Operazione Zdravko: il dinosauro numero 3 pronto a “rinascere”
Dopo Antonio e Bruno il fossile verrà estratto entro l’anno I lavori costeranno 50 mila euro. Gabrovec plaude al nome
Nello studio della ditta Zoic sotto la riga trasversale nera è indicata la parte ancora intatta di Zdravko che verrà recuperata
DUINO AURISINA. Il nome ce l’ha già: è Zdravko. Scelto per rendere omaggio alla comunità slovena autoctona. Ora si tratta di estrarlo dalla roccia, per affiancarlo ad Antonio e Bruno, gli androsauri suoi predecessori, che già da tempo sono a disposizione del pubblico.
«Siamo pronti a iniziare l’operazione di scavo e a riportare lo scheletro di Zdravko alla luce del sole – annuncia con entusiasmo Flavio Bacchia, factotum del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore e amministratore delegato della Zoic, la srl triestina specializzata nella lavorazione dei fossili – anche se sappiamo che il compito sarà molto impegnativo. Confidiamo nell’aiuto della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, con la quale abbiamo da tempo un eccellente rapporto di collaborazione. Dovessimo fare da soli però – precisa – non ci tireremmo indietro, pur nella consapevolezza che un intervento del genere può costare circa 50 mila euro. Ma garantisco che in ogni caso Zdravko uscirà dalla roccia».
A rendere ancor più affascinante lo scavo, sotto il profilo scientifico, è la posizione dell’androsauro: «Sembra accovacciato e raccolto su se stesso come Bruno, che era dislocato su una piega degli strati – riprende Bacchia – il che rende l’operazione ancor più interessante».
L’obiettivo, anche se in questi casi la cautela è d’obbligo, è di completare l’estrazione entro la fine dell’anno. «Faremo tutto ciò che è necessario per mettere anche Zdravko nella condizione di essere ammirato dai tanti appassionati e dai turisti in generale».
Bacchia è pure direttore tecnico della Gemina, cooperativa nata nel 2013, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le ricchezze del territorio regionale, partendo dal Comune di Duino Aurisina.
«Confidiamo anche nel sostegno dell’amministrazione comunale – continua Bacchia – perché credo sia interesse generale di tutto questo territorio avere a disposizione un numero sempre maggiore di elementi di attrattività. E il sito del Villaggio del Pescatore ha già confermato, in più occasioni di poter svolgere un ruolo importante in tale contesto». Estrarre Zdravko non è l’unico obiettivo dei responsabili del sito: «Stiamo anche sistemando la strada di accesso e la cartellonistica – conclude – per rendere accogliente l’intera area che ci circonda».
La scelta del nome Zdravko ha subito suscitato la positiva reazione della comunità slovena.
«Si tratta di un segno di attenzione e sensibilità per la comunità slovena autoctona – ha commentato Igor Gabrovec, consigliere regionale dell’Unione slovena e comunale a Duino Aurisina, come capogruppo della lista “Insieme-Zupaj” – e fra l’altro Zdravko in italiano sta per Valentino, santo patrono degli innamorati. Speriamo sia di buon auspicio – ha aggiunto – per i rapporti che vogliamo sempre migliori tra le diverse comunità culturali e nazionali, come anche tra gli Stati confinanti. Il sito paleontologico – ha concluso – è una delle perle del territorio». —
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