Ok al Cup nelle farmacie C’è l’accordo con l’Ass

Convenzione sperimentale, alle strutture 2,20 euro per ogni prenotazione con un tetto di 390mila euro l’anno. Servizio garantito per almeno 4 ore al giorno
Di Ferdinando Viola
Silvano Trieste 10/01/2012 Piazza Oberdan, la Farmacia comunale accetta prenotazioni CUP
Silvano Trieste 10/01/2012 Piazza Oberdan, la Farmacia comunale accetta prenotazioni CUP

C’è voluto più di un anno ma alla fine l’intesa si è trovata. E così dal primo settembre l’attività del Cup (Centro unico di prenotazione) nelle farmacie della provincia di Trieste sarà regolamentata da un nuovo accordo sperimentale, sottoscritto ieri dal direttore generale dell’Azienda per i servizi sanitari Fabio Samani e dal presidente di Federfarma Trieste Alessandro Fumaneri. Le farmacie che aderiranno si impegnano a garantire prenotazioni, disdette, cambi di prenotazione, stampa delle prenotazioni effettuate tramite il Call center e l’incasso del ticket delle tariffe dovute per l’attività libero professionale.

Assicureranno inoltre un servizio di almeno quattro ore al giorno, in tutti i giorni feriali di apertura, garantendo sempre la copertura nella fascia tra le 9 e le 11. L’Azienda per i servizi sanitari riconoscerà alle farmacie 2,20 euro per ogni prenotazione o cambio di prenotazione, per un tetto massimo di 390mila euro l’anno. Se il tetto verrà sforato, in considerazione del carattere sperimentale della convenzione che dura 18 mesi, le farmacie proseguiranno il servizio fino al termine della sperimentazione per almeno tre ore al giorno, due delle quali nella fascia tra le 9 e le 11.

Soddisfatte Ass e Federfama. «Questo accordo - sottolinea Fabio Samani - arriva alla fine di un percorso iniziato un anno e mezzo fa, interrotto perchè a riguardo non c’era una disposizione di legge a livello nazionale poi demandata alle regioni. La convenzione che abbiamo firmato con Federfarma e che prevede l’importo di 2,20 euro è la conclusione di un percorso fatto con rigore metodologico da un centro di ricerca. Una legge regionale ci ha permesso poi di raggiungere questo accordo che è sperimentale e vale 18 mesi, ma che noi monitoreremo ogni tre mesi per analizzarne utilità, costi e gradimento dei cittadini. Alla fine presentemo la nostra esperienza alla Regione e quanto fatto da noi potrebbe essere recepito anche a livello nazionale».

«L’accordo ci soddisfa - afferma Maria Luisa Bruna, segretaria di Federfarma -, d’altronde di questi tempi la finanza pubblica non lascia molti spazi. Quante farmacie aderiranno? È presto per dirlo. In dieci anni il servizio prenotazione è stato effettuato gratuitamente da 65 farmacie su 67. Vediamo nei prossimi giorni cosa succederà. Comunque questo è il primo passo per una collaborazione più stretta tra le farmacie e l’Azienda sanitaria».

Si conclude così la lunga querelle che aveva visto le farmacie, impegnate da dieci anni nel Cup a titolo gratuito, sospendere per alcuni mesi il servizio. Ora l’Azienda sanitaria s’impegna a mantenere in uso nelle farmacie le attrezzature necessarie a connetterle alla rete della sanità triestina e a fornire il necessario materiale d’uso. L’Ass, oltre a prestare la necessaria consulenza, curerà la formazione degli operatori in caso di modifiche al sistema o di nuove assunzioni nelle farmacie. A rendere possibile l’accordo è l’articolo 8 della legge regionale di assestamento di bilancio che autorizza l’Azienda sanitaria triestina a stipulare, in via sperimentale, una convenzione con le farmacie per il servizio di prenotazione Cup e di riscossione del relativo ticket con oneri a carico del bilancio dell’Ass. Lo stesso articolo a prevede anche il tetto massimo di spesa di 390 mila euro annui.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:farmaciecup

Riproduzione riservata © Il Piccolo