Nuove serre all’Orto botanico di Trieste E San Giusto si apre ai giovani

L'assessore Rossi accelera il Piano comunale della cultura: trecentomila euro per il giardino. Spazi al Castello per artisti emergenti. L’ex Falegnameria “casa” dell’artigianato

TRIESTE Spazio ai giovani, restauri mirati, la riorganizzazione di una serie di strutture, e una nuova strategia per determinate sedi: il Piano della cultura firmato dall’assessore Giorgio Rossi - in fase di sviluppo con finanziamenti già stanziati, previsto in parte per l’anno in corso ed esteso al 2018 - è stato ridefinito negli ultimi tempi. Due gli obiettivi primari: programmare a lungo termine e poi cercare di “fare numeri”. Un traguardo in cifre è riuscire, ad esempio, a portare gli attuali 70mila e rotti visitatori del Castello di San Giusto a 100mila entro fine anno.

Ma, se parliamo di opere edilizie, dopo l’annuncio del futuro nuovo look per il vetusto “Aquario” (600mila euro in due lotti, il primo partirà quest’anno, il secondo nel 2018) entrano nel Piano dei lavori anche le serre dell’Orto botanico. Un appalto vicino ai 300mila euro. «Questa sede ha delle straordinarie specie – sottolinea Rossi – e vogliamo potenziarla anche per l’attività didattica da offrire alle scuole, quindi realizzeremo delle nuove serre moderne con spazi dedicati per l’appunto anche alla didattica».

 

Al Civico Orto Botanico lo spettacolo della fioritura delle ortensie



I ricami verdi che narrano questo giardino dell’Eden potrebbero essere paragonati ai giardini vittoriani. Purtroppo le serre mostrano degli habitat con un impianto di riscaldamento molto vecchio e delle tettoie danneggiate che non tengono più il calore. Ma non solo: le vasche, restaurate più volte, continuano ad avere delle perdite. Per il momento non è invece tra i focus di Rossi l’altra serra, quella di Villa Revoltella. Mentre è in dirittura d’arrivo il rifacimento di molte aree del Castello di San Giusto (in cui si prospetta fra l’altro un Museo multimediale delle Armi, accompagnato da una sala che nella mente di Rossi dovrebbe raccogliere una serie di giochi per raccontare le gesta degli uomini che vissero un tempo la fortezza), aree che daranno ospitalità, così come anche altre sedi, al mondo giovanile. Come? Con la delega ai giovani, l’assessore ha individuato alcuni spazi che verranno consegnati nelle mani di ragazzi e studenti. Azioni che rientrano all’interno del Progetto area giovani (Pag), a cui hanno aderito 50 associazioni.

Sono in fieri dei veri e propri atelier dove gli artisti potranno esibirsi a porte aperte, in cui i cittadini potranno vedere “de visu” cosa combinano. S’incontrerà chi lavora i metalli, chi si occupa di tessuti, e tanto altro ancora. Nel maniero medioevale in cima al colle è stata realizzata una sala da 400 metri quadrati, collocata sopra la Bottega del vino, per esposizioni e convegni. Poi, nell’ex Falegnameria, si introdurrà lo spirito delle vecchie botteghe, dove s’insegnavano arti e mestieri: «Dal restauratore d’armi a quello di opere lignee e quadri, troverà posto tutta una serie di attività di restauro, dove artigiani professionisti saranno a disposizione dei giovani, che potranno apprendere». A ciò si aggiunge una sala dedicata alla pittura.

A disposizione della gioventù anche l’intero ricreatorio Toti e Porto vecchio con alcune parti del Magazzino 26, della Sottostazione elettrica e della Centrale idrodinamica, dove arriverà il prossimo anno anche Trieste Estate. Realtà, queste, che si affiancheranno al Science centre e al Museo del mare. Dietro piazza Unità, invece, la sala Fittke verrà convertita in un laboratorio. S’inseriscono in questo quadro di novità l’estensione degli orari dei musei, in particolare di quelli più piccoli (Risorgimento e Morpurgo), che anziché un giorno potranno essere visitabili anche quattro giorni la settimana. Ma dall’Area cultura si prevede qualche strappo pure per degli ingressi serali in tutta la rete museale. Con la promessa di aggiornare alcuni siti tramite l’inserimento del Pos e di personale in alcuni casi più preparato, l’informatizzazione, didascalie bilingui nonché la creazione di un ufficio marketing. Nel mirino l’obiettivo di attirare entro fine 2017 100mila visitatori a San Giusto (sono stati 78. 592 nel 2016 con un incremento del 53% negli ultimi 4 mesi), così come quello di aumentare il bacino dell’Alinari Museum, del Salone degli Incanti nonché quello di portare a termine i due centri visite: uno sul colle e l’altro in piazza Unità (l’ex Aiat). Dulcis in fundo: vedrà nuova vita “internazionale” il museo Revoltella grazie alle nuove relazioni che la direttrice dei Civici musei Laura Carlini Fanfogna sta instaurando con determinati musei di Berlino e Belgrado.

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