Nomi storici delle vie, bloccate a Fiume le targhe multilingui

Slittano nuove collocazioni: stop giustificato con il Covid-19. Al palo la denominazione bilingue della città sulle insegne

FIUME La causa è il Coronavirus. O almeno è questa la motivazione ufficiale addotta dalle autorità comunali di Fiume per giustificare il rallentamento dell’iter di recupero degli odonimi storici nel rione di Cittavecchia, partito nel maggio 2019 e bloccato da mesi. Portato avanti dall’amministrazione comunale di concerto con la Comunità degli italiani di Fiume e con il sostegno della Società di studi fiumani con sede a Roma, il progetto ha finora visto affiggere una quindicina di targhe con gli antichi nomi di vie e piazze, nell'ambito della valorizzazione della ricca (e dimenticata) toponomastica fiumana, in cui rientrano numerosissimi nomi italiani.

Quanto concordato tra Palazzo comunale e Palazzo Modello (sede del sodalizio dei connazionali) comprende una trentina di siti nel nucleo storico di Fiume. Il primo ripristino, un anno e mezzo fa, aveva riguardato le tabelle nelle attuali vie Andrija Medulić (Calle Ca' d'oro), Užarska (Calle Canapini) e Pod Volutun (Calle del Volto) e piazza Kobler (Piazza delle Erbe). Prossimamente, questa la promessa delle autorità, una targa dovrebbe essere sistemata in piazza del Pipistrello. Seguiranno, o dovrebbero seguire, altre collocazioni nei luoghi concordati. A meno di ulteriori ritardi, quando si tratta di valorizzare e far riemergere dal passato le mute testimonianze della ricca e turbinosa storia di Fiume.

Se per il recupero degli odonimi storici sono stati fatti comunque fin qui dei passi, su un binario morto è finita invece la questione della denominazione bilingue della città, quel “Rijeka - Fiume” che pare indigesto a molti. Le tabelle avrebbero dovuto essere sistemate nelle varie aree d’ingresso a Fiume e in altre zone del capoluogo, nell’ambito dell’annata di Fiume Capitale europea della Cultura 2020. Il tutto sarebbe dovuto avvenire entro gennaio scorso, poi la collocazione era slittata a primavera, periodo in cui il lockdown ha bloccato l’intero progetto di Fiume Capitale.

Le autorità cittadine, in testa il sindaco socialdemocratico Vojko Obersnel, si erano dette sicure che quest’autunno la questione sarebbe stata risolta. Il Comune ha reso noto invece che il progetto della denominazione bilingue Rijeka – Fiume va rinviato a tempi migliori - senza precisare date - perché la pandemia ha provocato tagli finanziari e la priorità è stata assegnata ad altre iniziative. Non è stata fissata neanche una nuova scadenza per la sistemazione di tabelle bilingui la cui presenza riparerebbe in qualche modo e parzialmente le ingiustizie commesse dalle allora autorità jugoslave ai danni della componente italiana della città. Nulla di nuovo in riva al Quarnero. 


 

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