Nave straniera sorpresa a Trieste per tre volte in condizioni di non navigabilità: bandita da tutti i porti
Si tratta di una nave general cargo battente bandiera del Belize. Il provvedimento dura tre mesi
Nave straniera sorpresa per tre volte in condizioni non idonee alla navigazione in termini di sicurezza ed ora bandita per 3 mesi in tutti i porti italiani, dell’Unione europea e tutti quelli che hanno sottoscritto l’apposito Memorandum of understanding di Parigi dell’ 82 sui controlli della sicurezza della navigazione.
Il nuovo anno 2025 per la Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Trieste, che ne dà notizia, si apre non solo con una detenzione, bensì con un provvedimento di bando emesso dal locale Nucleo Ispettori Port State Control, nei confronti di una nave che, nei giorni scorsi, ha fatto scalo presso il porto di Trieste: una general cargo di bandiera Belize che, nel corso degli ultimi mesi, a seguito di ispezioni effettuate da parte di altre Autorità marittime, in altri scali italiani, era già stata - due volte - fermata e detenuta con un provvedimento amministrativo.
Alla terza detenzione negli ultimi 36 mesi – spiega il Capo Nucleo PSC della Direzione Marittima di Trieste – scatta automaticamente il bando: trattasi di un divieto temporaneo, per 3 mesi - di accesso a tutti i porti ed alle acque territoriali nazionali sia dell’Italia che di tutti quei Paesi, appartenenti all’Unione europea e non, che hanno sottoscritto il Paris M.o.U. (Memorandum of Understanding di Parigi) del 1982, l’accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione.
Conformemente a quanto previsto dal citato accordo, è stato dunque notificato al Comando della nave ed al suo armatore nonché a tutti i Paesi aderenti il divieto di entrata nei porti del Paris MOU, un provvedimento eccezionale che i medesimi Paesi adottano per contrastare la recidività di quei comportamenti insensibili sotto il profilo della sicurezza della navigazione, della tutela dell’ambiente marino, della salvaguardia della vita umana in mare nonché delle condizioni di vita e lavoro dei marittimi a bordo.
In linea con l’andamento degli ultimi anni, l’attività svolta dal Nucleo Ispettori Port State Control della Direzione Marittima-Guardia Costiera di Trieste ha confermato, anche per l’anno appena concluso, un’azione continuativa di vigilanza e repressione nei confronti delle unità che navigano in condizioni di sicurezza “sub standard” e che costituiscono un potenziale rischio per la salvaguardia della vita umana degli equipaggi e per la tutela dell’ambiente marino e costiero.
I risultati dell’anno 2024 – conclude il Capitano di Vascello Luciano Del Prete, Comandante del porto di Trieste e Direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia - testimoniano, infatti, l’altissimo livello di attenzione e l’efficacia dell’attività ispettiva in materia di sicurezza della navigazione, con un totale di 74 ispezioni svolte nell’ambito dei porti della regione Friuli Venezia Giulia e con ben 23 provvedimenti di detenzione, i più gravi dei quali deferiti anche alle rispettive Autorità Giudiziarie.
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