Musei, in regione visitatori su del 5%. A Miramare è boom di ingressi al parco
TRIESTE In un contesto nazionale che vede i Musei e siti archeologici statali visitati nel 2018 da oltre 55 milioni di persone, con un aumento di oltre 5 milioni rispetto all’anno precedente, pari a un +10,6%, i dati pubblicati dal ministero dei Beni le attività culturali testimoniano che anche la nostra regione registra un aumento del 5% dei visitatori (a quota 1.350.270) con un incasso totale lordo derivante dalla vendita dei biglietti pari a 1 milione 724.885 euro.
A farla da padrone per visitatori e incassi è sempre Miramare, che lo scorso anno ha incrementato gli incassi dagli accessi al Museo storico del Castello incassando 1 milione 638.910 euro lordi (settemila euro in più che nel 2017), pari suppergiù al 95% dell'intero incasso regionale. Il sito più visitato resta il Parco di Miramare - al quale, lo ricordiamo, si accede gratuitamente - che si avvicina al milione di visitatori, in impennata del 13% rispetto agli 881 mila del 2017. In contrazione del 5,5% gli accessi al Museo del Castello dopo l’annata - record di sempre - del 2017, che aveva fatto registrare un balzo del 14% sul 2016. Nel 2018 i visitatori totali del Castello passano a 277.547 dai precedenti 293.911: in lieve flessione quelli paganti (162.116 contro i 184.172 dell’anno precedente), gli ingressi alla dimora senza ticket sono schizzati dai 109.739 del 2017 ai 115.431 di quest’anno. Il Castello di Miramare si piazza al 26.o posto nella top 30 nazionale di musei e siti archeologici a pagamento più visitati. A determinare in parte il lieve calo dei ticket potrebbe essere stato l'aumento del biglietto, da maggio a dicembre scorsi salito da 8 a 12 euro: la maggiorazione andava a coprire i costi dell'esposizione alle Scuderie su Massimiliano e Manet. A conti fatti in ogni caso gli incassi del Museo sono aumentati. Intanto dal 6 gennaio il ticket per il Museo è tornato a quota 8 euro.
«Questi dati andrebbero studiati con calma, - premette la direttrice del Museo storico e Parco di Miramare, Andreina Contessa - e visti nei singoli contesti. In generale, confermano l’interesse e l’attenzione per il mondo museale già iniziata negli anni precedenti. Nel caso triestino», valuta Contessa, «i dati più evidenti paiono interessanti e mettono in evidenza che la percezione verso Miramare resta molto positiva. Il parco» è «il terzo sito gratuito più visitato d’Italia». Sottolineando come a fronte della «lieve flessione per i visitatori paganti del Museo storico» è «aumentato il numero dei visitatori non paganti», Contessa puntualizza come «in questo Miramare resta un sito largamente disponibile al servizio delle scuole e del pubblico esente dal biglietto. Questo trend era confermato in modo evidente dagli ingressi numerosissimi nei giorni a entrata gratuita e dai dati dei visitatori nelle prime domeniche del mese che - rivela - segna un aumento eccezionale del 26,53%».
A livello regionale, altre realtà molto gettonate sono il Museo archeologico Nazionale con la Cripta e la Basilica di Aquileia, e il Museo archeologico Nazionale di Cividale. I dati sui visitatori di Aquileia sono viziati dal fatto che il Museo è rimasto chiuso per restauro fino allo scorso 8 agosto. Da qui il decremento del 53% degli accessi, passati dai 53.754 del 2017 a 25.170. Al Museo archeologico di Cividale sono entrati in 30.651, il 9% in meno sull'anno precedente.
Tornando a Trieste, dove - lo ricordiamo - i musei civici stanno riscuotendo un forte successo di visitatori, siti come il Teatro Romano - che nelle rilevazioni del ministero passa da 4.536 a 2.839 visitatori - o la Basilica Paleocristiana di via Madonna del Mare (da 971 a 605) sembrano aver perso appeal. Così come la Grotta del Mitreo a Duino Aurisina, visitata da 424 persone. —
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