Murale a Trieste, la storica nave di Ugo Guarino ritrova i colori
TRIESTE “Da Trieste per i porti del mondo”, il murale di Ugo Guarino morto a Milano il 2 maggio all’età di 89 anni e raffigurante una nave portacontainer che da 24 anni troneggia su un tratto di parete grigia in via Tor Bandena, ha finalmente ritrovato i suoi colori originali. Merito dei lavori di restauro dell’opera, appena ultimati dall’artista Elisa Vladio per iniziativa del Comune di Trieste, che ha ottenuto il supporto economico delle Assicurazioni Generali e dell’Autorità portuale di Trieste, mentre le ditte Sandtex e VDVdoo hanno messo gratuitamente a disposizione, rispettivamente, i colori e l’impalcatura.
Già 24 anni fa Elisa Vladilo operò con Ugo Guarino per la realizzazione del murale - raffigurante una nave portacontainer dalla grafica essenziale, semplice e lineare, un comignolo fumante su un fondale azzurro - e oggi ha potuto riportare l’opera ai suoi vivaci colori mantenendo il rispetto della tempistica dell’esecuzione, pur con la forte incertezza atmosferica delle scorse giornate.
Il murale di Ugo Guarino può ora essere ammirato dai triestini nella sua brillantezza originaria: si tratta dell’unico murale in centro città e una delle poche opere pubbliche rimaste dell’artista basagliano dopo la cancellazione dei murales e di quasi tutte le scritte (resiste ancora “La verità è rivoluzionaria” all’ex ospedale psichiatrico). «È l’unica opera di un artista nel contesto urbano di Trieste che narri in modo così immediato del porto giuliano e dei suoi traffici - ha commentato il commissario dell’Authority Zeno D’Agostino -. Il restauro era doveroso».
Riproduzione riservata © Il Piccolo