Muore in Dalmazia l’amico di Putin, è giallo
SPALATO. Vacanze dalmate fatali per il miliardario russo Leonid Gart, 39 anni, grande amico del capo del Cremlino,Vladimir Putin, e presidente della Federazione russa dello slittino.
Il corpo senza vita del ricchissimo imprenditore edile è stato rinvenuto domenica sera mentre galleggiava nelle acque del canale di Brazza, tra Spalato e la citata isola. A scoprire il cadavere è stato l’ equipaggio del traghetto Kijevo, che presta servizio sulla tratta San Martino della Brazza (Sumartin) – Macarsca (Makarska).
Più in là il gommone sul quale qualche ora prima il miliardario era salpato dal porticciolo di Selca, nell’ isola di Brazza, località scelta da Gart per trascorrervi un periodo di riposo assieme alla moglie e ad un gruppo di amici.
Prima di mollare gli ormeggi. Leonid Gart aveva dichiarato di voler andare nella dirimpettaia Macarsca. Anche se sul corpo non appaiono evidenti segni di violenza – così si sono infatti espresse fonti vicine agli investigatori spalatini – in Russia circolano voci secondo le quali l’oligarca (che possiede una fortuna di diversi miliardi di euro) sarebbe stato ucciso.
Secondo il giornale Izvestia, Gart è stato probabilmente ucciso per motivi ancora sconosciuti e nel contesto il mezzo d’informazione cita anche il fatto che il giorno prima del decesso il tycoon avesse ricevuto delle “strane telefonate”, dopo le quali Gart appariva visibilmente nervoso.
Alla vigilia delle vacanze, l’oligarca aveva voluto assumere ancora un paio di guardie del corpo, oltre a quelli che già possiede, segno evidente questo del fatto che si sentiva insicuro perché temeva che gli sarebbe potuto succedere qualcosa.
È strano inoltre, così Izvestia, che il giorno della sua morte Gart avesse deciso di partire improvvisamente per un viaggio non pianificato.
Secondo quanto trapela invece ufficiosamente dall’ Istituto di medicina legale di Spalato, dove la salma è stata sottoposta ad esame autoptico, il decesso di Gart sarebbe da ricondurre ad uso eccessivo di droghe leggere e bevande alcoliche, consumate in modo abbondante prima di salire sul gommone. Sull’ imbarcazione di Gart sarebbero state rinvenute tracce di alcol e i resti di uno spinello
A ciò si aggiunge il fatto che l’uomo era alquanto in sovrappeso. Ecco spiegato il mix mortale per il sistema cardiocircolatorio di Gart, la cui scomparsa ha colto di sorpresa e choccato gli ambienti imprenditoriali e sportivi della Federazione russa. Il portavoce dell’ impresa edile Grm, di cui fino a poco tempo fa era proprietario il 39. enne, Dimitrij Khazov, ha dichiarato all’ Izvestia che «ci sono dei sospetti e non è da escludere che Gart sia stato liquidato».
Intanto il presidente Putin ha espresso il suo cordoglio ai familiari di Gart. Da aggiungere che nel giorno del decesso la moglie del magnate era partita da Spalato, raggiungendo Mosca a bordo di un aereo. Ieri sarebbe dovuta tornare a Spalato.
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