Monfalcone, riapre la merceria da 107 anni in piazza
Angelo, nel 1913, fu il primo a crederci. A impiantare proprio lì, nell’ombelico di Monfalcone – la piazza grande – un emporio che non ha mai smesso di palpitare fino al 30 maggio scorso, quando Loreto e Adalgisa, i più anziani commercianti della provincia, oltre un secolo e mezzo di vita in due, hanno definitivamente calato la saracinesca, abbracciando lo status (meritato) di pensionati. Angelo, che all’epoca di cognome non faceva ancora Soranzo – come nel 1930 un decreto avrebbe poi imposto, attraverso l’italianizzazione forzata dei nomi di famiglia – bensì Saranz, fu il capostipite di tre generazioni di imprenditori che per decenni portò avanti la rivendita al dettaglio di bottoni, cordami, filato, passamaneria, mutande e giocattoli, acquistando i due edifici dove invero già prima era insediato il bazar di manifatture Missio.
A volte, storie come questa, finiscono. Ma questa volta no. Perché proprio la monfalconese Monica Voncina, 55enne commessa “storica” di Loreto e Adalgisa Soranzo, assieme alla ronchese Fiorella Novacchi, 58 anni di cui 20 trascorsi nel commercio, hanno deciso di rilevare l’attività di piazza della Repubblica. Un nuovo capitolo, di imprenditoria tutta al femminile. Che avrà anche un nuovo nome: “Il bottone”. Ma lascerà inalterata la vocazione del negozio, come ben si intuisce dalla sua intitolazione.
Dunque sugli scaffali rinnovati (l’iconico maxi bancone in legno è invece sopravvissuto) si potranno trovare ancora intimo per adulto, bambino e neonato, rocchetti, filati, bottoni ça va sans dire, giocattoli, costumi a tema e, a fine anno, anche botti e fuochi d’artificio. Tra le novità, un circuito di appuntamenti per chi ama cucito e ricamo o in generale nutre talento per decoupage e patchwork, arti particolarmente in voga in questo periodo, tra tutorial sul web e riviste specializzate. Partenza il 1° settembre.
«Sapevamo – spiega Fiorella Novacchi – che la merceria “Soranzo” era un punto di riferimento sulla piazza monfalconese e che, insomma, era un negozio che lavorava bene. Nello stesso tempo il pensionamento dei titolari era da un po’ nell’aria. Così ci siamo fatte coraggio e abbiamo acquistato l’attività dal signor Loreto, prendendo merce e mobili presenti nei locali». La proprietà dei muri, invece, resta come prima in capo alla famiglia Soranzo: il contratto stipulato è di affitto commerciale. «Essendo da vent’anni nel settore, infatti ho lavorato anche nel negozio de “La maglia” oltre che alla tenuta agricola “Blasig”, ho fatto un ragionamento con mio marito, che ci supporterà in questa nuova avventura, e ho deciso, assieme alla socia Monica, già dipendente veterana, di tuffarmi in questa nuova esperienza, con passione», aggiunge la nuova commerciante. In effetti il cursus honorum della collega Monica, passata da banconiera a titolare di partita Iva, preannuncia un prosieguo del negozio in linea con la passata gestione, pertanto gli habitué che da quasi tre mesi avevano perso la bussola per il venir meno dei Soranzo potranno tirare un sospiro di sollievo.
Inaugurazione, ma “ristretta” per motivi di contrasto agli assembramenti in chiave anti-Covid 19, il 31 agosto. –
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