Mini centro commerciale negli spazi di Godina

La famiglia vuole frazionare e ricollocare sul mercato la proprietà: mandato a una società, architetti incaricati di studiare la nuova disposizione interna
Le vetrine di Godina
Le vetrine di Godina

La famiglia Godina inizia a pianificare il futuro di quegli spazi che ancora per un paio di mesi ospiteranno quello che è stato il più importante negozio di abbigliamento di Trieste. Nei giorni scorsi la Giuseppe Godina srl ha formalizzato un mandato alla Cbre Srl, azienda leader nella gestione e commercializzazione di centri commerciali, per ricollocare sul mercato i locali di proprietà della famiglia compresi tra via Carducci, via San Francesco e via del Coroneo.

L'idea alla quale mirano i Godina è quella di creare una sorta di piccolo centro commerciale nel centro cittadino. «Il boccone amaro della chiusura di un'attività con più di sessant’anni di storia non è ancora digerito - ammette Annalisa Godina, amministratore delegato della società - ma abbiamo trovato il giusto stimolo per proseguire l'attività imprenditoriale raccogliendo e valorizzando decenni di tradizione, di valori, di successi». Agli architetti triestini dello Studio Metroarea è stato invece affidato l’incarico di occuparsi degli aspetti progettuali e urbanistici. «I professionisti che abbiamo scelto - specifica Godina - dopo una prima fase di valutazione del mercato di riferimento e dell'ottima ubicazione, si occuperanno di definire un nuovo layout e di confezionare un progetto di commercializzazione degli spazi proponendo una combinazione di attività commerciali, servizi, ristorazione e attività per il tempo libero che costituiscano il corretto mix per una buona riuscita del progetto».

Chiude “Godina”, marchio storico dell’abbigliamento
Lasorte Trieste 21/04/13 - Negozio Godina

Non c'è alcuna intenzione di vendere, dunque: l'idea è di dare gli spazi in affitto a diverse realtà, frazionando quei 4.500 metri quadrati in più realtà. Nessun fondamento per le voci di vendita da parte di Godina ai cinesi. Un gruppo di imprenditori orientali si è in effetti fatto vivo, ma i Godina non intendono liberarsi di quei locali. La loro intenzione è anzi quella di dare al grande magazzino una nuova vita, una nuova vocazione commerciale. Sfumata la trattativa con il gruppo Despar che aveva manifestato un certo interesse a occupare una parte delle aree, è iniziata la ricerca di un nuovo marchio trainante e di altre realtà interessate a insediarsi in centro città.

«Riteniamo sia il caso di dire che la storia di Godina quindi non finisce - assicura Annalisa Godina - ma cerca un nuovo inizio, alla luce degli importanti cambiamenti avvenuti nel panorama del commercio che di fatto hanno alterato gli equilibri dei centri storici in tutta Italia e anche a Trieste. Abbiamo deciso di chiudere un percorso - aggiunge - e di aprirne uno nuovo, molto ambizioso e che richiede una grande sforzo di investimento».

Se il progetto dovesse andare in porto, potrebbe rappresentare un volano per il rilancio dell'intera zona. «Il nostro progetto - sostengono i Godina - saprà conservare il valore del lavoro della nostra famiglia di tutti questi anni e sarà un'importante iniziativa imprenditoriale che darà lustro all'intera città, attirando investitori. Per questo ci auguriamo che il progetto verrà condiviso dall'amministrazione pubblica».

Nel frattempo pochi giorni fa sono iniziati gli sconti che porteranno, come si diceva, alla chiusura entro la fine dell’anno. La merce delle passate stagioni viene proposta con ribassi dal 50% al 70% mentre i capi autunno/inverno 2014- 2015 vengono attualmente venduti con uno sconto. E nel negozio in via di chiusura entrano clienti a caccia dell’ultimo affare.

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