Mascherine rubate dalle cassette postali, l’ira del Municipio: «Sciacalli e stupidi»

Segnalati numerosi furti nei condomini già interessati dalla distribuzione. E la Procura vigila sui prezzi dei beni primari
Una mascherina
Una mascherina

TRIESTE I primi due giorni di distribuzione delle mascherine gratuite fornite dalla Regione e consegnate a domicilio dalla Protezione civile a Trieste sono state contraddistinte da diverse segnalazioni di furti. Più di qualche “furbetto” ha cioè prelevato dalle cassette della posta altrui il sacchetto contenente le due mascherine.

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Paolo Jerman, vicecomandante della Polizia locale e responsabile della Protezione civile comunale, lancia un appello: «Compiere un atto del genere non ha alcun senso, al di là dell’ovvia condanna morale. Queste mascherine sono concepite infatti per evitare di contagiare inconsapevolmente chi ci sta attorno e quindi più persone le avranno più sarà possibile limitare il rischio collettivo».

Un messaggio importante, per evitare che il fenomeno si estenda di pari passo con il progredire della distribuzione: «È vero che ci sono arrivate parecchie segnalazioni e sono stato contattato in merito anche dalla Questura, ma l’unico caso accertato è stato finora in un condominio di via Molino a Vento». «Colgo l’occasione – ha aggiunto Jerman – per evidenziare che non bisogna pensare di essere autorizzati a uscire più spesso se si dispone di queste mascherine. Lo ribadisco perché alle nostre squadre più di qualche anziano ha chiesto se adesso potrà andare fuori con maggior frequenza, illudendosi si essere più protetto».



Durissimo il vicesindaco con delega alla Protezione civile Paolo Polidori: «Mi sono soffermato a pensare alla totale idiozia dei miserabili sciacalli che sono andati a rubare le buste con le mascherine dalle cassette delle lettere – ha scritto in un post su Facebook –. Il colossale paradosso è dato dal fatto che la protezione dal contagio non viene data a chi la porta, ma a chi si trova a contatto con chi la porta. Vuol dire che chi ruba per indossarle, non protegge se stesso, ma gli altri! Abbiamo a che fare con dei ladri tanto altruisti quanto stupidi! L’obiettivo di queste mascherine è quello di creare una comunità di persone che non trasmette il contagio. Se in un grande condominio tutti le indossano tranne uno, quest’ultimo è protetto. Capito, sciacalli? State attenti, comunque, che la Polizia locale non sta con le mani in mano... »

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La consegna delle mascherine (Silvano)


Ieri la distribuzione è proseguita: 4.137 kit (sacchetti con due mascherine ciascuno) concentrandosi in particolare sulla zona vicina al cimitero di Sant’Anna, a cominciare dalla vie Frescobaldi e Paisiello. Altri 294 kit sono stati distribuiti alle categorie professionali, in primis gli edicolanti e a coloro che effettuano le consegne di cibo a domicilio. In tutto 8.862 mascherine. Altri 1.500 kit saranno distribuiti oggi. Saranno inseriti nelle cassette delle lettere, pertanto non sarà necessario aprire l’uscio di casa, ma solo il portone d’ingresso. Il territorio è suddiviso in aree e sono state scelte, in via prioritaria, quelle a più alta densità abitativa e con elevata presenza di persone anziane.



Intanto, dopo i controlli focalizzati sulle farmacie e sulla vendita di mascherine a prezzi “sospetti”, il Procuratore Carlo Mastelloni ha incaricato i carabinieri del Nucleo investigativo di vigilare anche sui beni di prima necessità, per evitare che subiscano aumenti indiscriminati durante questo periodo di emergenza. –

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